Bologna. 16enne pachistana tenta suicidio. Beve acido per evitare matrimonio combinato

BOLOGNA – Per non subire il matrimonio che le hanno combinato il padre e il fratello, una sedicenne pachistana ha tentato il suicidio, ingerendo acido muriatico. L’episodio è accaduto a fine giugno. La ragazza è stata ricoverata al Sant’Orsola di Bologna, prima in rianimazione per 10 giorni, poi, superata la fase iperacuta e fatta la tracheotomia, al reparto pediatrico. Secondo quanto riferito dalle cronache locali, ad assisterla c’è soltanto la madre. Padre e fratello sono stati allontanati dalla famiglia con provvedimento d’urgenza del Tribunale dei minori; se si avvicinano, vengono arrestati.

Infatti i due sono accusati di induzione al suicidio. Questa l’ipotesi di reato contenuta nel fascicolo aperto dal Pm della Procura di Bologna Alessandra Serra che indaga sul caso della sedicenne. Nessun iscritto nel registro degli indagati per il momento. Il fatto è avvenuto a fine giugno a Bologna. La ragazza fu soccorsa dal 118 e trasferita d’urgenza in ospedale dove per diversi giorni ha lottato fra la vita e la morte a causa delle profonde lesioni interne causate dalla sostanza caustica. Al momento le sue condizioni restano serie, ma sono in via di miglioramento. La magistratura ha disposto accertamenti già effettuati dalla Polizia, specie per quanto riguarda l’ambiente familiare.

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