Calabria. È sempre emergenza rifiuti nel cosentino

COSENZA – Tredici anni di commissariamento inoperoso, una spesa complessiva che ha superato il miliardo di euro, proroghe su proroghe, e nulla ancora ha fatto rientrare l’emergenza rifiuti calabrese. La relazione Pecorella-Brandi della Commissione Bicamerale sul ciclo dei rifiuti in Calabria parla chiaro e nonostante il Governo abbia più volte espresso la volontà di intervenire, scoppia alle porte di ferragosto una nuova emergenza.

 

 

A lanciare l’allarme è il sindaco di Cosenza, Mario occhiuto, espressione del l’Udc e del PdL che la lamentato la chiusura della stazione di travaso della Calabria Maceri di Rende per raggiunta capacità di contenimento. «Con il blocco della Calabria Maceri – dichiara Occhiuto – siamo all’emergenza nell’emergenza, uno stato veramente paradossale. Abbiamo appena avviato l’organizzazione per la raccolta differenziata ma questo ennesimo blocco del servizio che ci è stato comunicato è insostenibile. Ieri ho contattato il Commissario delegato per l’emergenza rifiuti in Calabria, gen. Graziano Melandri, che non ha saputo prospettarmi soluzioni né immediate né future. Ribadisco quindi i miei dubbi sulla funzione concreta che ha un organo deputato a rimediare a una simile emergenza se poi l’emergenza non solo persiste ma si aggrava. Qui a mio parere si brancola nel buio.

A questo punto – prosegue il sindaco di Cosenza – sarebbe meglio abolire il commissariamento, con un conseguente ridimensionamento della spesa pubblica che in questo caso appare come uno spreco. Le richieste che avanziamo vengono puntualmente lasciate cadere nel vuoto, eppure si tratta di sollecitazioni volte a trovare una soluzione definitiva: occorre accelerare le procedure per rendere operative le discariche pubbliche per lo smaltimento dei rifiuti non riciclabili e realizzare impianti di trattamento dei rifiuti organici a ciclo biologico nonché nuovi centri di trasferenza e di valorizzazione dei rifiuti». L’emergenza non riguarda solo il Comune capoluogo ma i diversi Comuni della provincia, specie della costa tirrenica. Infatti immediata è stata l’adesione alla protesta dei sindaci di Belvedere Marittimo, Scalea, Grisolia, Maierà, Praia a Mare, Tortora, Diamante, Santa Maria del Cedro, Buonvicino e Sangineto. In queste città, oltre al problema rifiuti incombe quello della depurazione… non c’è che dire, “la Calabria è terra di rifiuti ed emergenze”.

 

 

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