ROMA – La notizia, apparsa sulla stampa, e non smentita, di un’altra nomina all’AMA, appare talmente incredibile da non riuscire neanche a suscitare quel normale senso di indignazione che abbiamo provato in occasione delle recenti tornate concorsuali messe in campo dal Sindaco Alemanno nel carnet della campagna elettorale.
La nomina nella dirigenza di una delle società controllate dalla Municipalizzata AMA (Ama Soluzioni Integrate ) , con un aggravio di costi per l’Azienda, di Stefano Proietto, personaggio che sembrerebbe, come riporta la stampa, gravato da una personale storia giudiziaria relativa al traffico illegale dei rifiuti costituirebbe, se confermata, la riprova che ormai ogni limite di decenza nella politica di assunzioni viene ritenuto oltrepassabile dagli attuali amministratori.
Pochi giorni fa abbiamo presentato le nostre proposte per “ legalizzare “ rendendola trasparente Roma Capitale e le sue società.
Anche questa volta ci dispiace constatare che il Sindaco Alemanno è rimasto sordo alle nostre richieste.
Tra le nostre proposte, infatti, c’era la pubblicazione di tutti gli atti e l’albo pubblico con motivazioni, curricula e costi delle assunzioni.
Ci piacerebbe sapere i criteri e le motivazioni con cui a poche ore dal voto è stata presa questa decisione.
Chiederemo al nuovo Sindaco che il Consiglio di Amministrazione dell’AMA che in questi anni ha tenuto ben nascosti i propri atti che hanno portato alla difficile situazione in cui versa l’Azienda, cessi al piu’ presto.
I cittadini di Roma non hanno bisogno di Consigli di Amministrazione politici che si occupano di nomine poco trasparenti ma di professionisti che salvino l’AMA, rilancino la qualità del servizio e rendano conto, con trasparenza, del loro operato ai cittadini.
Per una volta Alemanno faccia gli interessi dei cittadini e revochi subito la nomina.