I berluschini, elmetto in testa, all’assalto di Monti a difesa del Cav

ROMA – Monti viaggia molto.  Rilascia interviste a ruota libera. Tiene improvvisate conferenze stampa.  In questi ultimi tempi, in particolare,  si espone molto, dice quello che pensa, e ciò è  un bene.

Ma  quando le  sue dichiarazioni  diventano materia di polemica corre ai ripari: Dichiara che è stato frainteso. Nell’ultima  esternazione Monti entra  in rotta di collisione con Berlusconi., speciaòosta di smentire se stesso. Un mese fa  aveva rilasciata una intervista al Wall Street Journal che l’ha resa  nota  dopo un mese quando  il nostro professore non ci  pensava più. Diceva Monti: “Se il precedente governo fosse ancora in carica, ora lo spread italiano sarebbe a 1200 o qualcosa di simile”. Apriti cielo, chiuditi terra. I berluschini mettono l’elmetto e vanno in guerra. Guida la pattuglia dei guastatori, il noto Fabrizio Cicchitto. “ Dal premier-dice- una provocazione inutile e stupida”. Parla la controfigura del cavaliere, il sempre sorridente Angelino Alfano: “Le parole del presidente del Consiglio sono politicamente  e scientificamente insensate”.  Un tal Antonio Mazzocchi, deputato Pdl,presidente dei Cristiano riformisti ( chi sono costoro?ndr) parlava di un “Monti in evidente crisi da caldo estivo” E poi arrivava  Maurizio Gasparri  che gratifica così il premier: “ Per essere un tecnico, un professore, si sta rivelando più politico del peggiore dei politici” e Poi, a imitazione del defunto che faceva il saluto romano e diceva di essere stufo anche lui afferma: “ Vorremmo che il suo comportamento fosse più equilibrato e rispettoso. Ci si potrebbe stufare prima o  poi”. Detto e fatto. Al Senato i parlamentari del Pdl per quattro volte fanno mancare il numero legale e la seduta viene sospesa.


I deputati del Pdl bocciano un odg del governo



Alla  Camera i berluschini non sentono storie. Monti ha precisato che non aveva alcuna intenzione di chiamare in causa Berlusconi ma aveva fatto solo una “proiezione degli effetti della speculazione”. Chiama al telefono il cavaliere. Gli dice che è  “ stata fatta una banale   e astratta estrapolazione” dalla sua intervista.  Non era nelle “ mie intenzioni dare un carattere politico”.Niente da fare. Pollice verso e arriva il voto contrario dei deputati del Pdl su un ordine del giorno del governo sul decreto spending review che viene bocciato. Il tesoriere,Pietro Laffranco, dice: “ Lo abbiamo fatto apposta per protesta contro le parole di Monti che ha chiamato in causa Berlusconi”. Insomma, forse, faceva più bella figura se non “precisava” niente. O meglio se non faceva marcia indietro. Ma Monti non contento si rendeva protagonista di un’altra gaffe. Per giustificare le sue parole in merito ai rapporti fra i parlamenti e i governi, tutte sbilanciate sulla “autonomia” degli esecutivi, chiama in causa la concertazione.

Gaffe del  premier: la concertazione è come il dentifricio

“Ho sempre pensato che la pratica della concertazione sia stata seguita in modo troppo estensivo nel passato. La concertazione è come il dentifricio, se non metti il tappo fuoriesce”. Un offesa ai sindacati e ai Parlamenti. Bonanni, segretario generale della Cisl rispondeva per le rime. “Monti confonde “l’inciucismo dei partiti della seconda Repubblica con la concertazione .E’ davvero sconfortante che il premier non capisca che in momenti come questi, di gran lunga peggiori di quelli già vissuti, solo un moto collettivo generato anche dalle rappresentanze sociali, fortunatamente molto forti in Italia, possa toglierci da questa condizione mortificante”.
(07 agosto 2012) © Riproduzione riservata

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