Pannella si imbarca con Storace. Bonino contraria. Zingaretti: “Un’armata Brancaleone”

ROMA – Pannella ancora una volta ha voluto dimostrare che  lui  è il padrone del partito ed accoglie la proposta di Storace  di imbarcarsi con il caporione della destra estrema candidato al presidente della Regione Lazio anche dal Pdl mentre la nuova associazione che fa capo a Meloni, Crosetto che  hanno <lasciato il Pdl, ancora non ha dato il suo assenso.

Pannella insomma è arrivato primo. Il vecchio leader  che ha dedicato tutto il suo impegno per l’amnistia, con scioperi della fame e della sete mettendo a rischio la propria vita, ha di fatto portato la formazione radicale ai minimi termini . Da padre padrone  non ha tenuto per niente conto del fatto che metà del Partito, con in testa Emma Bonino,vicepresidente del Senato, si sia espressa con un netto no ad accettare quella che era stata una provocazione di Storace. Visto che nessuno si vuole apparentare con te vieni con noi che ti diamo spazio. Questa in sintesi  l’offerta di Storace che non credeva neppure lui che sarebbe stata accettata. Duce infatti ll caporione della estrema destra: “ Sono rimasto sorpreso dall’ipotesi di apertura nei miei confronti. Credo sia un dibattito appassionante.”Ho detto a Pannella che loro hanno il diritto di avere le loro idee che sono diverse dalle mie, ma credo che ci uniscano battaglie importanti.

Il caporione della destra ha offerto il suo “taxi”

E avevo detto ai radicali di essere pronto ad offrire loro la mia sponda, come fossi un taxi, per abbassare lo sbarramento che rischierebbe di precludere il loro ingresso in Consiglio regionale” Ma quanto è generoso  questo personaggio che, nella sua precedente gestione della Regione,ha  accumulato debiti per dieci miliardi. Pensate consente perfino a Pannella di mantenere le proprie idee. In realtà  sa bene che rischia una rovinosa sconfitta contro Zingaretti ed ha bisogno di racimolare voti, in qualsiasi modo e ovunque. Sarebbe interessante conoscere quali sono le “importanti battaglia che lo uniscono a Pannella. Forse quella per l’ìEiropa, per gli stati uniti di Europa? Ferse il caporione ex missimo si richiama a ai grandi europeisti di cui spesso parla proprio Pannella.?Non passa giorno che Storace non faccia mostra di antieuropeismo, non si pronunci per l’ uscita dall’euro. Forse sui diritti civili? Pannella parla della sua scelta  di stare con Storace considerando quello del postfascista un invito “ tecnico”. La sua sarebbe una “rivolta morale”. Vediamo l’antefatto. Il leader radicale invia una lettera a Monti in cui chiede di apparentarsi con la sua lista, poi si rivolge a Bersani, al centrosinistra e chiede di fargli posto. Si rivolge, per quanto riguarda il Lazio,a Zingaretti.  Il candidato del centrosinistra gli “ apre le porte” ma sottolinea la necessità che  i radicali presentino nuove candidature, così come ha chiesto ai gruppi politiche fanno parte della sua coalizione. E’ vero che i due consiglieri regionali radicali sono stati coloro che hanno denunciato  gli  episodi di corruzione. Ma il problema  che pone l’ex presidente della Provincia  è quello della “discontinuità”, del rinnovamento della regione che passa per il rinnovamento del Consiglio.Diceva Zingaretti che “a fronte dello scandalo Fiorito e dei fondi quintuplicati ai grippo politici, di cui anche i radicali hanno fatto uso,  occorreva dare un segno di rinnovamento e trasparenza”

Il vecchio leader attacca il Pd e il centrosinistra

 Pannella non ci sta. Attacca anche il Pd  del cui gruppo parlamentare i radicali facevano parte. Ma spesso, in occasioni molto importanti, si sono mosso in opposizione alle decisioni del gruppo. Bersani ha fatto notare che la Carta di intenti vincola chi sarà eletto a rispettare le decisioni dei gruppi parlamentari. Anche a Milano non è stata possibile l’alleanza con le forze del centrosinistra che sostengono Ambrosoli, I radicali chiedevano  di partecipare, ma ponendo come primo punto quello dell’amnistia. Questo il quadro. Per quanto riguarda il Lazio la decisione di Pannella è ancora più grave. Proprio Emma Bonino è stata la candidata del centrosinistra sconfitta per pochi voti dalla Polverini. I  radicali, appunto, sono stati protagonisti insieme alle forze del centrosinistra della battaglia contro l’operato della Giunta .

Anche il segretario del partito è contrario

Ora prendono il “ taxi” di Storace che nel suo programma prevede di co ntinuare l’opera devastante di Polverini.In una intervista a Radio Radicale proprio il segretario del partito, Staderini, si era detto contrario al’imbarcata sul taxi della destra. Aveva annunciato che il dibattito sarebbe andato avanti. Pannella non ha sentito ragioni ed ha dato l’annuncio.Nicola Zingaretti è il primo a commentare la decisione di Pannella. “Mi sembra un accordo di convenienza,- dice -un po’ triste: una scelta politica dovrebbe essere di coerenza e non di potere”. Ricorda di aver proposto ai Radicali un confronto “per entrare a far parte della coalizione”, chiedendo fin dal primo momento il segnale di discontinuità che gli altri partiti hanno accolto, cioè il rinnovamento della classe politica. “Io ho aperto la porta e non l’ho richiusa – ha  sottolineato – chi si lamenta di essere stato escluso si è in realtà escluso da solo. I dirigenti Radicali conoscono benissimo il mio pensiero, non c’è nessuna confusione, ma c’è il rifiuto di assumersi l’impegno del rinnovamento della classe dirigente”. Il no dei Radicali ha  “fatto naufragare l’accordo”. il rischio è che i Radicali e il centrodestra vadano a formare una “armata Brancaleone” che,  “è l’opposto di quello che serve al Lazio”.L’ex presidente della provincia di Roma intervistato da  Radio 24, per quanto riguarda un apparentamento con la lista Ingroia di cui si era parlaro ha detto che.  che “ognuno andrà per la sua strada”.



Condividi sui social

Articoli correlati