Monti confessa. Corpo a corpo con Merkel. Figurarsi le scintille

ROMA – Cerchiobottismo è una parola introdotta qualche anno fa nella lingua italiana. Deriva da un detto popolare, “dare un colpo al cerchio e uno alla botta, usata per la prima volta da Giovanni Valentini, una delle penne, si dice ancora così, più prestigiose Repubblica nel marzo del 1996.

In particolare il “cerchiobottismo” andava di moda nel Corriere della sera,era il pass partout dei giornalisti che andavano per la maggiore, a partire dai direttori. Fra due opinioni, fra due proposte, fra due opinioni mai sceglierne una. Un colpo al cerchio e uno alla botte, appunto. Che in effetti è una posizione. In politica, non solo nel giornalismo, se ne è fatto e se ne fa uso abbondante. Monti è l’esempio vivente del “cerchio bottismo” Se\ si trova stretto fra due tesi invece di sceglierne una le colpisce  entrambe. Però con diverse gradazioni,lasciando ai giornalisti il compito di valutare se , facciamo ilcaso, ha colpito più Bwerluscono o più Bersani. E giù dispute, dibattiti, talk show televisivi. Mentre la casa brucia, è proprio il caso di dirlo visti gli ultimi dati relativi alla povertà nel nostro Paese, 8,2 milioni, ai consumi,ai redditi falcidiati, Monti  si presenta a Ballarò. Fa fare una brutta figura al povero Alfano: Dice che il segretario del Pdl è stato vivace  o qualcosa di simile nel dibattito che ha preceduto l’intervista al professore. Quando però c’è il capo  è un’altra cosa. E poi legge quanto  Berlusconi diceva solo qualche mese fa del suo operato. “ Monti- affermava il cavaliere- ha fatto il meglio che poteva”. E’ stato bravo.

Camusso e Vendola fumo negli occhi per il prof

Per non dare adito a ingiustizie se la prendeva con Susanna Camusso e Nichi Vendola che aveva ascoltato . E diceva le stesse coe di Alfano a proposito dei due che 2 darebbero la linea  a Bersani che da costoro prenderebbe gli ordini.  Con quei due-affermava -non si può governare. E li faceva apparire come fuori dal mondo.  Paolo Mieli , in precedenza aveva salmodiato aprendo la strada al professore. Già proprio lui, uno dei più noti cerchiobottisti aveva fatto da apripista prenendosela con chi non parlava più di tagli alla spesa pubblica, il toccasana a detta del direttore di Rcs libri e si rivolgeva chiaramente a Vendola e Camusso. persone che il premier dimissionario ritiene dei veri e propri nemici. Non degli avversari politici, ma nemici, E sotto gli occhi che guardano dall’alto come dice Bersani, Monti spiega che   forse è vero ma è dovuto solo a problemi con la vista,  si avverte  la sua supponenza, lui ingaggia battaglie, se potesse non lascerebbe nemici sul campo. A proposito della Merkel se ne esce con una battuta che suscita ilarità. Per dimostrare che non ha mai preso ordini dalla Cancelliera tedesca dice che con lei ha combattuto diversi corpo a corpo. Forse si accorge che la battuta poteva essere fraintesa e precisa: dal punto di vista politico e intellettuale. Era la degna conclusione di uno dei tanti talk show in cui gli ingredienti sono i giornalisti, spesso molto ignoranti, nel senso che ignorano i problemi di cui si parla .

La presenza di Mieli che passa da una rete all’altra

 Sono sempre i soliti, una compagnia di giro dalla quale mancherà qualcuno perché si è candidato. A Ballarò era presente Sechi,tanto per non perdere il vizio, spesso difensore estremo di Berlusconi e ora,da candidato montiano, accusatore implacabile. C’era anche Mieli  che passa da una rete all’altra senza fermarsi mai. Floris forse non sapeva che  qualche giorno  prima il suo più assiduo frequentatore  aveva reso noto che avrebbe votato per Monti . Niente da dire che un giornalista abbia una sua opinione,ma quando diventa  pubblica si chiama propaganda  Esemplare di inutile  chiacchiericcio,senza senso, tanto per non fare torto a nessuno è . “Omnibus”. Quando ha finito di guardare ti domandi: ma che hanno detto? E la risposta non riesci a dartela. Impossibile. Sembra uno scioglilingua.

Sondaggi a go go. Un guazzabuglio inutile e dannoso

Infine una annotazione sui sondaggi che si fanno ad \ogni ora del giorno e della notte. Ormai fanno parte dello spettacolo, hanno perso ogni veridicità. Nelle revisioni di voto ci sono troppe diversità fra l’uno e l’altro. Non solo c’è anche chi si mette a fare la media settimanale dei sondaggi  resi noti giorno per giorno.  Come è noto i sondaggi valgono nel momento in cui si fanno. La media è un non senso.  Così come lo sono alcune domande. Sempre a Ballarò si è chiesto chi sarebbe  il presidente più affidable. E’ venuto fuori Berlusconi, che non è neppure candidato, a pari merito con Monti. Bersani in coda. Ma quando si è chiesto chi era il candidato che preferivano, di gran lunga  è risultato essere Bersani. Il sondaggio ha poi chiesto chi era il candidato più simpatico. E’risultato Grillo. Non per niente p un comico.< Però, a ben pensarci, ce ne sono anche di più bravi di lui in quanto a comicità.

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