La crisi e il Pil che cala ancora. Berlusconi si rifà vivo. Montezemolo alleva polli. Minaccia terrorismo. Che caos!

C’è tanta, troppa confusione, sotto il cielo d’Italia. Ci vorrebbe un Paese saldo, coeso,   forze politiche,governo, che si confrontano  su progetti, programmi, escono dalle ambiguità.

Invece che vediamo? Un quadro sconfortante: Berlusconi  torna a parlare, propone una legge elettorale che  preveda l’elezione diretta del Presidente della Repubblica e poi il doppio turno.  Perché questa proposta  Punta al Qurinale? Berlusconi non nega: “Faccio quello che mi chiede il partito”. Dice che non si candiderà come presidente del Consiglio e il suo segretario ,Alfano, in un impeto di devozione lo apostrofa come “ Capo dello Stato”. Bersani risponde picche. “ Non ci sono né le condizioni né i tempi”.Così quasi tutte le altre forze politiche. Forse il cavaliere ha tirato l’elezion del Capo dello Stato sapendo che non passava e  “non fare nulla  per quanto riguarda la riforma elettorale, suggerisce ancora Bersani. Montezemolo  annuncia per l’ennesima volta che non sa se presenterà una sua lista, comunque nessuna alleanza, intanto alleva, come i polli di batteria i possibili candidati. Ci mancava Grillo in questa compagnia di giro. Litiga con il neo sindaco di Parma che orrebbe nominare direttore generale del Comune uno che Grillo ha espulso, di nome Tavolazzi.  E spunta fuori un personaggio, tal  Gianroberto Casaleggio che sarebbe il tuttofare del comico. Nella sede della “Casaleggio associati”, scrive il Giornale, si prenderebbero le decisioni più importanti in vetrici a porte chiuse.

 

Brigate rosse e anarco insurrezionalisti, pericolo terrorismo

Se, come tutti dicono, il voto delle elezioni amministrative indica una via obbligata, il recupero del rapporto con i cittadini, combattendo, con i fatti, la disaffezione degli elettori, gli avvenimenti di questi giorni, di queste ore, dicono che ci si muove in senso contrario. Nel vuoto si inseriscono gruppi, gruppuscoli che vegetano nei meandri del Paese. Il capo della polizia, Giorgio Manganelli, sottolinea che “ la minaccia anarco-insurrezionalista non va assolutamente sottovalutata. La Fai è il vero terrorismo”.  Si fanno di nuovo vive le Brigate rosse, dopo l’attentato all’Ansaldo, con volantini fatti pervenire alla redazione milanese del Giornale per annunciare una vera e propria guerra “per liberare i compagni prigionieri nei lager di stato”, “colpire i maggiori rappresentanti dei partiti di regime e i loro soci” e attaccare la Confindustria, il sistema bancario e i loro “servi giornalisti””. Spostiamo lo sguardo al settore economia.Per la terza volta consecutiva il Pil  è calato ancora, nel primo trimestre dello 0,8%. .

Le promesse di Monti non incantano i giovani

Monti non trova di meglio che rivolgersi ai giovani e promette otto miliardi dai fondi strutturali in attesa di destinazione per la lotta alla disoccupazione giovanile Ma di questi fondi non era già stato annuncio qualche tempo fa? Il piano per il Sud, ricordate. Ora vengono riciclati. Ma è tutto sulla carta.  Non solo Monti,ormai anch’egli sulla pericolosa strada delle gaffe, ad imitazione del ministro Fornero, si lascia andare e dice ai giovani che  la “riforma del mercato del  vi renderà liberi di scegliere il lavoro che volete”. Non contento li invita a abbandonare l’ìdea del posto fisso ed essere disponibili a cambiare lavoro”. Si prende dure risposte dai giovani della Cgil che invitano il presidente del Consiglio di smetterla con il paternalismo e gli
 chiedono idi “ quale libertà parla?  Della libertà di essere costretti ad aprire una partita Iva –dicono-e si guadagna più di 700 euro al mese, così come emerge dall’ultimo testo della riforma del lavoro? Oppure della libertà di un esercito di giovani senza lavoro, che ormai sfiora il 36%?”. Quanto al posto fisso, affermano, “neanche questa volta Monti ci ha risparmiato il suo paternalismo invitando i giovani, che ormai per oltre l’80% accedono al lavoro con contratti precari, ad abituarsi a cambiare più lavori”.

 

Marcia indietro del premier sulla discarica a Corcolle

 Altra gaffe del presidente: che aveva  espresso la sua fiducia al prefetto Pecoraro  avallando la sua scelta di insediare una discarica a  Corcolle poche centinaia di metri da Villa Adriana, Tivoli, patrimonio dell’Unesco,contro  il parere di tutti, popolazioni, partiti non solo del centrosinistra, movimenti, associazioni, ambientalisti.  In particolare di due suoi ministri, quelli dell’Ambiente e della Cultura. Unica a sostenere la scelta di Carcolle la presidente della Regione Lazio.Ha dovuto far marcia indietro. Il prefetto Pecoraro  si è dimesso,o dimissionato,  ne è stato nominato un altro. Carcolle svanisce. Una  figuraccia che poteva evitare.  

 

Sindacati e ministro Patroni Griffi bacchettano  Fornero

Altra abbonata alle gaffe  Elsa Fornero.  Si è augurata  il possibile licenziamento dei pubblici dipendenti ,  e sono arrivate dure critiche  di  tutti i sindacati  che  proprio nei giorni scorsi hanno siglato un accordo con il ministro della Pubblica amministrazione.   Camusso (Cgil) le ricorda che “ è il ministro del Lavoro e non dei licenziamenti.Ma forse il ministro- dice Michele  Gentile, responsabile Servizi pubblici Cgil “ voleva riferirsi ai licenziamenti illegittimi? Voleva augurarsi cioe’ la possibilita’ di licenziare comunque anche quei lavoratori per i quali i giudici hanno considerato illegittimo il licenziamento? Non   permetteremo sia possibile.” E in una  nota il ministro Patroni Griffi ricorda alla sua collega che il tema dei licenziamenti degli statali è già previsto nel testo predisposto per la legge delega”.  Ma non quando sia illegittimo .A questo punto- dice- ritengo sia opportuno approfondire alcuni aspetti tecnici in Consiglio dei ministri”.Ma ce n’era proprio bisogno prof. Fornero?

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