Spending review. Pittella. Sulla giustizia decisione inefficiente e iniqua

ROMA – Dopo la conferenza stampa di Monti tenuta all’una di notte è la volta dei ministri ad illustrare i provvedimenti che so no stati adottati.

Ma più che una illustrazione si tratta  di auto elogi, se così si può dire.  Tutto va bene, i cittadini ne avranno benefici importanti, nessun problema per i servizi, costeranno meno ma saranno come quelli attuali. Insomma i ministri sembrano Mandrake il grande mago, prestigiatore di eccezione.  Come si faccia a tagliare pesantemente i fondi per alcuni servizi  di primaria importanza e renderli più efficienti resta un mistero. La palma  negli auto elogi tocca a  Cancellieri, ministro dell’Interno e Severino, ministro della Giustizia. Parlano di “ rivoluzione”, “ riforma epocale” a proposito delle misure, leggi tagli, per la giustizia. In particolare Severino dice che “ la revisione delle circoscrizioni giudiziarie è una riforma epocale, perchè cambia la geografia giudiziaria del Paese, ferma all’ epoca dell’unità d’Italia, quando si girava con le carrozze e non con i treni ad alta velocità.”  Dimentica che ci sono anche gli aerei per cui magari facendo una sola giurisdizione,  cui radunare avvocati, imputati, testimoni, giudici i risparmi sarebbero ancora maggiore. Basta prendere un aereo e il gioco è fatto, lasciando perdere le carrozze a cavalli.

La pensa diversamente Gianni Pittella, vicepresidente vicario del Parlamento europeo, il quale definisce la revisione delle circoscrizioni decisa dal Consiglio dei ministri “ inefficiente e iniqua, perché non tiene conto delle specifiche esigenze delle popolazioni di territori assai diversi tra loro, il governo ci ripensi”.  “L’area  ppenninica in particolare – sottolinea l’europarlamentare del Pd – presenta deficit infrastrutturali pesanti, difficolta’ di collegamento e rischio malavitoso alto, non paragonibili ad altre aree del paese; inoltre, aspetto non secondario in un momento in cui serve unità e compattezza per affrontare i tornanti di una crisi che non e’ finita,  il taglio operato ha innescato una deleteria contrapposizione tra citta’, aree geografiche, province, alimentata anche con strumentalizzazioni e falsita’, che avvelenano la comunita’ proprio mentre si vive una terribile emergenza sociale in particolare nel Mezzogiorno”. ”La cosa piu iniqua,diceva don Milani, e’ fare parti eguali fra diseguali: la logica a cui sembra ispirarsi il provvedimento e’ applicare parametri eguali per territori diseguali” conclude Pittella.

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