Il Pd, ecco che avanza uno strano partito. Boccia bocciato

ROMA – Si poteva pensare che i giorni  del ferragosto e poi quelli che seguono consentissero un relax alla politica.  Invece no. Per la gioia dei retroscenisti Berlusconi,  il Pdl, crisi o non crisi di governo, da una parte  e,dall’altra, per non rimanere secondi a nessuno ,il pre congresso del  Pd con documenti e interviste sotto gli ombrelloni, visite alla Feste dell’Unità. Scusate dei Democratici perché altrimenti si inalberano quei dieci lettori di Europa, facente capo alla famiglia  del Pd, di cui non perdono occasione di parlar male.

Da noi ormai da anni la politica  o meglio il chiacchiericcio non va in vacanza,  offre tanto materiale ai retroscenisti, una specie di compagnia di  giro di giornalisti che un giorno sì e l’altro pure, si esibiscono nelle trasmissioni  televisive  riempiondo gli spazi non di avvenimenti, fatti,progetti, programmi , ma di elucubrazioni. Fa notizia il silenzio di Berlusconi, fa notizia quando in viva voce dice a un gruppetto di attivisti, che lui “non molla”, “ io resisto”.“Se cado io, cade Letta”Allora  ecco i retroscenisti: si vota, non si vota, il Pdl e il Pd fanno solo schermaglia  dice quello più informato di tutti. Non vogliono votare,è<tutta una manfrina. Pare un sacerdote che legge il Vangelo, invece è uno che non ne indovina una. Ecco arriva Grillo e candida M5S  per l’incarico di formare un nuovo governo. E giù nuove elucubrazioni. In un paese normale un signore già presidente del Consiglio, condannato in via definitiva  per frode fiscale con interdizione dai pubblici uffici si sarebbe già dimesso. Invece no e via alle elucubrazioni dei retri scenisti. Peggio, se possibile, per quanto riguarda il Pd

Letta sconfessa il  documento clericale dei “ bocciani”
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C’è stato in questi giorni di metà agosto gi un fiorire di interviste, prese di posizione,  documenti. Ultimo in ordine di tempo quello messo a punto da dal parlamentare Francesco Boccia e firmato da un gruppo di “bocciani”  dal titolo “Italia riformista. La sinistra che governa”.  Un documento su cui si stanno raccogliendo firme senza proporre candidati alla segreteria del Partito. Viene descritto come un sostegno al premier Enrico Letta tanto da chiedere esplicitamente ai firmatari una sorta  di giuramento. Nei confronti del governo di”larghe intese” Al tempo stesso un aggancio con i renziani in una sorta di spartizione degli incarichi, segretario e premier. Un flop, Boccia bocciato, appena il documento è stato reso noto da Repubblica. Letta dice che non ne sa niente e non ne vuol sapere niente, i renziani sono irritati, <i lettiani dicono che il “ documento è interessante, un contributo utile al Congresso” ma non rappresenta “ lo spirito  con cui sta lavorando Letta, altri “ governisti”prendono le distanze.  Dure le risposte di altri esponenti a partire da Stefano Fassina. Ma la cosa è grave in sé, per quello che dice,le politiche che prospetta, clericali, conservatrici. Non solo : è in linea con tanti altri documenti e interviste  di autorevoli dirigenti del partito che hanno un comun denominatore: non ce ne è  uno che parli bene del partito in cui milita, di cui  è esponente ai  massimi livelli. Matteo Renzi ha fatto scuola, ma è stato sorpassato in volata dagli allievi ci viene spontanea una domanda.  

Dov’ erano tutti gli esponenti del Pd che oggi criticano il partito

Tutti questi dirigenti ,Renzi compreso, in questi  anni dove erano ? Oggi sembrano tutti dei Gino Bartali quando borbottava “ è tutto sbagliato è tutto da rifare”. Senza fare nomi perché il fatto è collettivo ci sono personaggi che hanno costruito il Pd,  lo hanno plasmato come hanno voluto, hanno avuto incarichi fondamentali dal Pci al Pds ai Ds al Pd, oppure dalla Dc ai popolari alla Margherita al Pd. Dove stavano quando venivano commessi  gli errori, uno dopo ,l’altro? O non erano proprio loro che li commettevano gli errori oggi riconosciuti?  Magari mettevano al bando, come estremisti , vecchi bolscevichi chi allora denunciava gli errori.  Il documento di Boccia è una vera e propria invettiva contro il Pd.E’ tutto uno schifo, ha sbagliato tutto. La sinistra ? Un fallimento . E poi la laicità, oibò. Non poteva mancare,quasi a marchio di garanzia, il riferimento a Moro e Berlinguer., quasi fossero la stessa cosa,impersonassero stesse politiche.  Di certo del dirigente del Pci conoscono ben poco. Sono politicamente tanto ignoranti che non si rendono neppure conto che cercando dl lisciare il pelo a  Renzi, dirigenti da rottamare, si reca un grave danno proprio a Enrico Letta che è stato< il vicesegretario , in pieno accordo con il segretario Bersani,di quel partito  che sarebbe solo un ammasso di errori.

 I “ bocciani” contro i sindacati offendono i lavoratori

 Ci limitiamo a sottolineare due passaggi rimandando all’editoriale per una valutazione più generale. il primo quello contro i sindacati che hanno la “colpa” di difendere chi ha un lavoro. Ma il sindacato nasce proprio per questo. Difendere chi lavora significa lottare per rivendicare scelte economiche diverse, facendo del lavoro l’asse portante delle politiche europee. E po una battuta volgare, offensiva nei confronti dei lavoratori, cui non interessa la contrattazione ma mettersi cento euro in più< in tasca. I neoliberisti a fronte dei “ bocciani” diventano dei pericolosi bolscevichi. Poi l’attacco   ai laici, “ laicismo” scrivono in termine negativo. I diritti delle persone? Non esistono. Chi ha scritto il< documento  è talmente fazioso che non si accorge di cadere nel ridicolo. Chi nel Pd vuol discutere di laicismo fine a se stesso e  di relativismo come approccio ai problemi, chi osa proporre una discussione ( e per capire quanto queste siano fortemente avvertite dalla popolazione basterebbe farsi un giro per le strade) si sente affibbiare, nel migliore dei casi l’etichetta di teo con”. Si è  vero, nel migliore dei casi. Per le strade infatti non si discute di altro.  Aggiungiamo noi, anche negli stadi.<Perché no?

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