Elezioni sarde, Vince Pigliaru, il Pd non sfonda. Affermazione di Sel, sconfitta di Fi

ROMA – Oramai i dati si vanno consolidando e non ci sono più speranze per il presidente uscente Cappellacci, vince Pigliaru. Con il 60% delle sezioni scrutinate il candidato del centrosinistra è in testa con il 43% dei consensi, rispetto al 38,6% del presidente uscente, che ha telefonato all’avversario per complimentarsi.

La Murgia ferma al 10%. Un voto contraddistinto però dall’astensionismo: solo un sardo su due si è recato alle urne (52,2%). Dunque il centrosinistra vince, ma l’analisi del voto non rassicura troppo il Partito Democratico, infatti l’effetto Renzi in Sardegna non c’è stato. Il Pd perde due punti rispetto alle regionali del 2009 e ben 2,6 rispetto alle ultime politiche. Ma se Sparta piange Atene non ride. Forza Italia sprofonda di 12 punti rispetto alle regionali e perde 2,6 punti rispetto alle politiche. A sorpresa, invece, l’exploit arriva da un partito che a livello nazionale viene un po’ snobbato dal premier incaricato Matteo Renzi, ovvero Sel. Il partito di Nichi Vendola raddoppia i suoi consensi rispetto alle ultime politiche e arriva al 6 per cento. Dunque i voti dei Grillini che non partecipavano a queste elezioni non hanno avuto una convergenza precisa, si pensava potessero essere introitati dalla Murgia, ma questo è avvenuto solo in parte. I duri e puri non hanno votato, tenendo fede alla bandiera di Grillo che non vuole che il suo movimento si mischi con i partiti. Ma l’altro vincitore di queste regionali è l’astensionismo: ieri – per la scelta del nuovo governatore e il rinnovo del Consiglio regionale – sono andati al voto solo il 52,2 per cento dei sardi, con un crollo del 15 per cento rispetto a 5 anni fa. A contribuire al calo, oltre alla sfiducia degli italiani verso la politica, sicuramente l’assenza del Movimento 5 Stelle che alle politiche dello scorso anno aveva preso quasi il 30 per cento dei voti. “Ugo Cappellacci mi ha chiamato per congratularsi per la mia vittoria. Grazie a tutti, ora Cominciamo il domani”, ha scritto su Facebook Pigliaru a spoglio ancora in corso. L’economista ha ottenuto quasi sei punti in più rispetto al 38,6% di Cappellacci (dato parziale quando sono state scrutinate il 60% delle sezioni). Al terzo posto l’indipendente Murgia che ha raccolto poco più del 10 per cento dei consensi, superando la soglia di sbarramento per entrare nel Consiglio. Staccati gli altri partecipanti che si fermano complessivamente al 7 per cento (Pili al 5,8%, Devias all’1% e Sanna con lo 0,7%).  Anche il segretario del Pd, Matteo Renzi, ha telefonato a Pigliaru per fargli le proprie congratulazioni: “Ho appena telefonato a Pigliaru, nuovo Presidente della Regione Sardegna. Cominciamo il domani” ha scritto Renzi su Twitter.

Condividi sui social

Articoli correlati