Legge stabilità. Nienti fondi per il diritto allo studio

Crollo delle immatricolazioni negli atenei del Sud, l’M5S proporrà misure a partire dall’abolizione della quota premiale nel FFO

ROMA – “L’assenza nella legge di Stabilità di fondi destinati al diritto allo studio è di per sé un fatto grave che diventa inaccettabile alla luce dei dati che in Italia, dal 2011 al 2015, hanno visto le immatricolazioni ridursi quasi del 7%, con il Meridione a fare da ‘traino’ con un allarmante -14%. Per arginare quella che è una vera emergenza, in Stabilità presenteremo un pacchetto di proposte”. Lo affermano i parlamentari M5S in commissione Cultura di Camera e Senato.

“In particolare chiederemo di istituire un fondo per il diritto allo studio e per arginare la diminuzione di borse di studio erogate, dovuta anche ai criteri del nuovo Isee, che stanno rappresentando un forte ostacolo per studenti e famiglie. Inoltre, chiederemo l’abolizione della quota premiale nell’ambito della ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario  che, come avevamo ampiamente previsto, sta penalizzando gli atenei del Sud.

Ci batteremo per l’approvazione di queste ed altre misure perché oggi, nella sostanza, a molti cittadini non viene garantito il diritto allo studio. Un depauperamento culturale che rischia di incrementare ulteriormente la forbice tra cittadini di serie A e di serie B: tra chi può permettersi di accedere alla formazione universitaria e chi è costretto a interrompere gli studi. Ricordiamo che contro queste politiche già due anni e mezzo fa abbiamo presentato una proposta di legge che prevede la riduzione delle tasse universitarie e l’istituzione di una no tax area per le fasce economicamente più deboli che, però, governo e maggioranza stanno ostacolando, impedendo la discussione del provvedimento. Di fronte a questa opposizione insensata, abbiamo reagito lanciando una petizione rivolta tutti gli studenti universitari”. 

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