La Provincia di Roma si mobilita contro la Giunta Zingaretti

I dipendenti della Provincia di Roma tornano a mobilitarsi contro la sede unica del Torrino e la deriva dell’amministrazione provinciale. La CGIL colpevolmente assente

ROMA – I dipendenti della Provincia di Roma tornano a mobilitarsi contro il silenzio “assordante” del presidente Luca Zingaretti e hanno iniziato la loro azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, organizzando un sit-in di protesta il 14 novembre davanti la sede centrale di Palazzo Valentini. Coordinati dalle Rappresentanze Sindacali Unitari (ad esclusione della CGIL che appare troppo allineata con le decisioni “padronali” della Giunta Zingaretti e in contrasto infruttuoso con l’attuale RSU) gli impiegati dell’amministrazione provinciale si sono dati appuntamento davanti SS. Apostoli, davanti la sede istituzionale dell’ente, per iniziare una serie di lotte contro scelte politiche prese dall’alto a tutto danno dei lavoratori che da anni si impegnano per offrire servizi e assistenza alla cittadinanza. In particolare, come hanno sottolineato i coordinatori sindacali, si contesta la scelta dissennata di deportare i dipendenti nella Sede Unica del Torrino, costruita da Parsitalia dei costruttori Parnasi, con un costo di acquisto complessivo esorbitante per l’ente (260 milioni di euro in parte compensati, svendendo beni immobiliari di prestigio della Provincia di Roma e contraendo un mutuo di 100 milioni), in tempo di crisi e di tagli. Contro tale operazione i dipendenti dell’amministrazione provinciale chiedono con insistenza sedi e competenze da determinare senza alcun costo e aggravio per l’ente e soprattutto si interrogano sul senso di tale acquisto, visto che la provincia di Roma dovrebbe sparire per essere assorbita nella tanto decantata Area Metropolitana.

A questo si aggiungono altre importanti richieste come la lotta agli sprechi (cancellare consulenze, affidamento all’esterno di progetti e incarichi professionali, eccesso di comandati e di assunzioni a tempo determinato nelle segreterie politiche), valorizzazione e riqualificazione del personale interno, revisione di tutti gli istituti contrattuali, avviamento delle progressioni orizzontali per recuperare qualcosa a livello economico (visto il folle blocco dei contratti fino al 2014), stabilizzazione del precariato nelle società partecipate, investimenti concreti per il Centri per l’Impiego, cancellando quell’inutile e odiosa operazione demagogica di Porta Futuro, rilancio della Viabilità, dei Servizi Sociali, della Cultura, avvio di serie politiche assunzionali. Sono tutte richieste sensate, legittime a cui Zingaretti e la sua Giunta (compreso l’apparato politico dei consiglieri) deve dare una risposta concreta e positiva, rivedendo scelte che sembrano dettate più da opportunismo politico e da una visione ideologica stantia che da reali necessità operative per la Provincia di Roma e da precise richieste da parte dei cittadini.

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