Alcoa. Impianti a rischio chiusura. I lavoratori non si arrendono

Il 5 settembre marceranno ancora a Roma

CAGLIARI – Sale la tensione fra i lavoratori Alcoa di Portovesme. Dopo ben 5 ore e’ terminata   l’assemblea svoltasi questa sera nella stabilimento, fra i lavoratori i sindacati e  i dirigenti della multinazionale americana che hanno illustrato il piano per la fermata dell’impianto. Lunedì, le prime cinque delle 328 celle elettrolitiche, verranno spente. Sarà un progressivo spegnimento e fermata di tutto l’impianto. Nell’incontro di oggi i lavoratori hanno ottenuto di poter procedere allo spegnimento in modo da mantenere in perfetta efficienza l’impianto almeno fino al 5 settembre data in cui si terrà il previsto incontro fra il Governo e l’Alcoa a cui parteciperà  il presidente della Regione Cappellacci e i rappresentanti sindacali locali e nazionali di Cigl Cisl e Uil. Il rifiuto della Glencore a sottoscrivere un impegno formale con il Governo, per la presa in carico dello stabilimento di alluminio di Portovesme, comunicata ieri al temine di un incontro al MISE, ha messo ulteriormente in agitazione i lavoratori. Il 5 settembre hanno deciso ancora una volta di marciare su Roma perché come ha affermato il segretario provinciale della Cisl Rino Barca- “ Questa è una battaglia che non possiamo permetterci di perdere, per i cinquecento lavoratori Alcoa ma anche per tutto il Sulcis”.

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