Lavoratori Multiservizi a Montecitorio per dire no ai licenziamenti

ROMA – Un altra giornata campale quella di oggi per i  lavoratori della Roma Multiservizi che si sono riuniti oggi in piazza Montecitorio dalle 10 per un presidio  organizzato dai sindacati per sollecitare i parlamentari sulla loro situazione. Il presidio continuerà anche venerdì mattina insieme ad  altri lavoratori. Lavoratori che si dicono umiliati e presi in giro dalle parole e dagli atteggiamenti del sindaco Ignazio Marino.

“Si è perso solo tempo fino ad oggi per colpa di una  giunta che ci ha visto solo come un problema e a cui abbiamo dato fastidio anche nei giorni in cui siamo stati costretti ad occupare il Campidoglio”. “Anche oggi – continuano i lavoratori – tenteremo di parlare con i parlamentari per spiegare la nostra situazione. Ieri dopo aver incontrato gli onorevoli Fassina e Miccoli ci siamo dati appuntamento alla prossima settimana per la prosecuzione del tavolo, ma ogni giorno che passa è per noi motivo di preoccupazione visto che sulle nostre teste, come una spada di Damocle, incombono le future lettere di licenziamento che dovrebbero partire nei prossimi giorni per migliaia di lavoratori”.”Ogni giorno ricordiamo che 48 colleghi sono stati licenziati dal 2 settembre per colpa di non aver previsto la clausola di salvaguardia e che la stessa fine potrebbe toccare a tutti noi se non si interviene immediatamente”.”Per questo – continuano i lavoratori abbiamo presentato al tavolo delle proposte, chiesto di  abbandonare la gara a 5 lotti e chiesto la clausola di salvaguardia  occupazionale nella gara e l’internalizzazione nei servizi Ama. Siamo vittime del ”Decreto Salva Roma” e di una classe politica che ci ha completamente abbandonato, disinteressandosi completamente della  nostra situazione, non capendo che dietro la nostra protesta quotidiana ci sono anche le nostre famiglie, ci sono i bambini da sfamare, i mutui da pagare”.

Dietro la rabbia di questi lavoratori è ovvio che si celi una gran paura. Quella della Multiservizi è infatti una vertenza importante che coinvolge migliaia di lavoratori. “Chiediamo a tutte le parti di aiutarci per far sì che possiamo continuare a lavorare, perché solo questo chiediamo, di lavorare e guadagnare quel poco che ci consente di mantenerci a fatica e con mille sacrifici, con un  salario sicuramente misero ma dignitoso”, concludono.

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