Iraq. Crescono le azioni violente. Salgono a 34 le vittime dell’attentato

ROMA, 9 MAR- Questa mattina ad Hilla, in Iraq, un kamikaze si è fatto esplodere nei pressi di un posto di blocco. Fonti mediche e di sicurezza, hanno riferito che il minibus carico di esplosivo nel quale si trovava l’attentatore suicida, è saltato in aria in un momento in cui, proprio all’ingresso della città Hilla, situata 95 kilometri a sud di Bagdad, vi era un’altissima affluenza di veicoli. 167 sono le persone rimaste ferite e, fino ad ora, il numero dei morti è salito a quota 34. Tra le vittime, 5 bambini e due dipendenti della televisione pubblica Al-Iraqiya.

La forte esplosione ha danneggiato decine si veicoli che in quel momento si trovavano in fila, alle porte della città in attesa di passare il posto di blocco ivi adiacente. Come ha riferito un ufficiale della polizia locale, molti dei veicoli danneggiati hanno preso fuoco lasciando intrappolati al loro interno i passeggeri, così destinati ad una terribile morte. 

Proprio ieri, il primo ministro Iuri Al-Maniki, aveva rilasciato delle dichiarazioni accusatorie nei confronti dell’Arabia Saudita e del Qatar, ritenuti responsabili di aver inferto un colpo basso all’Iraq fornendo sostegno politico, mediatico ed economico agli insorti.    

Oltre alle 34 vittime causate dall’attentato, nel resto del Paese si sono verificati attacchi separati che hanno dato la morte ad altre 5 persone oltre che ad un colonnello della polizia e due poliziotti, nella zona nord di Bagdad.

Alcuni dati forniti dalle Nazioni Unite, certificano un preoccupante aumento degli atti violenti in Iraq. Sarebbero, infatti, 8.868 le persone rimaste uccise durante tutto il 2013, mentre sono già più di 1.400 le morti verificatesi tra Gennaio e Febbraio di quest’anno a causa di attentati.  

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