Francia, attentato alla vigilia del voto. Allarme terrorismo

PARIGI – La Francia e Parigi ripiombano in un incubo chiamato terrorismo.

A pochi giorni dal primo turno delle attesissime elezioni presidenziali. Un attentato di matrice jihadista è stato infatti compiuto giovedì sera sugli Champs-Elysees, nel pieno cuore della capitale, ed è costato la vita a un poliziotto. Altri due agenti sono rimasti feriti, uno dei quali in modo grave, mentre una turista ha riportato lievi lesioni dopo essere stata colpita da un proiettile. Il responsabile dell’accaduto è stato abbattuto da altri poliziotti. L’attacco, avvenuto intorno alle 21, è stato quasi subito rivendicato dallo Stato Islamico, responsabile anche degli attentati che dal 2015 hanno provocato nel Paese 238 morti. “L’autore dell’attentato sugli Champs-Elysees nel centro di Parigi è Abu Yussef il belga ed è uno dei combattenti dello Stato Islamico”, ha dichiarato l’Isis in un comunicato pubblicato dall’agenzia di propaganda Amaq. Secondo fonti vicine all’indagine, l’autore dell’attentato abbattuto è un francese di 39 anni, che sarebbe stato già oggetto di un’inchiesta dell’antiterrorismo. Resta ancora da chiarire se si tratti o meno dello stesso uomo indicato dall’Isis come responsabile. “Tutto quello che posso dire è che l’identità dell’aggressore è nota ed è stata verificata”, ha detto il procuratore della Repubblica di Parigi, Francois Molins che però non ha fatto nomi per per tutelare l’inchiesta aperta dalla procura antiterrorismo. 

Le Pen: chiudere le frontiere

La candidata del Front National alle elezioni presidenziali di domenica, Marine Le Pen, ha chiesto di “reintrodurre le frontiere nello spazio Schengen”, dopo l’attacco terroristico di ieri a Parigi che ha provocato la morte di un poliziotto. “Questa guerra ci viene fatta senza pieta’” e “la Francia e’ presa di mira non per cio’ che fa ma per cio’ che e'”, ha detto Le Pen in un discorso dal suo quartier generale. “La risposta deve essere globale, totale, quella dell’intero paese”, ha affermato la candidata, chiedendo al governo di “ordinare la restaurazione immediata delle nostre frontiere nazionali” e l’espulsione di “tutti gli schedati S” (i sospettati di radicalizzazione, ndr). In realta’, secondo le informazioni di Le Monde, il responsabile dell’attacco di ieri, Karim Cheurfi, non era schedato come radicalizzato ma come criminale comune, anche se in febbraio era stata aperta un’inchiesta dal polo anti-terrorismo dopo minacce alle forze dell’ordine. Inoltre risiedeva a Seine-et-Marne, a pochi chilometri da Parigi

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