Libia. Governo spaccato. Maroni: “Berlusconi ci ha stupito. Ci vuole voto in Parlamento”

ROMA – Il ministro degli interni Roberto Maroni nega qualsiasi “frenata” della Lega. E’ contraria all’intervento armato in Libia e lo ribadisce. «Ho parlato poco fa con Bossi, la linea della Lega sulla questione della Libia non cambia, ed è quella espressa ieri dal segretario e riportata oggi dalla Padania».

Il passaggio parlamentare sulla questione Libia, secondo il ministro Maroni è «inevitabile, visto che sono state presentate delle mozioni» e la Lega «non è certamente contraria ad un passaggio parlamentare». Lo ha detto il ministro Maroni conversando al telefono con l’Ansa. Maroni ha quindi ribadito, rispondendo alla domanda se la posizione del premier sia sbagliata per la Lega «ripeto che la Lega ha avuto e ha una posizione netta e precisa, ed è il no ai bombardamenti pronunciato chiaramente ieri da Bossi e ribadito anche oggi sul quotidiano la Padania». «La Lega ha sempre sostenuto che la posizione italiana sulla questione Libia doveva essere come quella della Germania, Berlusconi nell’ultimo Consiglio dei ministri aveva mantenuto questa posizione, che era già fin troppo con la messa a disposizione delle basi, quindi siamo rimasti sorpresi dalla annunciata escalation»: lo ha detto il ministro Maroni, conversando con l’Ansa. «Siamo stati e siamo contrari ai bombardamenti e la posizione della Lega oggi non è cambiata rispetto a ieri, anche perchè non ci sono state novità», ha spiegato Maroni quando gli è stato chiesto se la posizione leghista oggi sia cambiata rispetto a ieri. «Noi – ha aggiunto Maroni – abbiamo sempre pensato che non sia con le cosiddette ‘bombe intelligentì che si risolvono le questioni, l’unico modo intelligente è discutere».

Idv: La Lega apra la crisi di Governo

«Le dichiarazioni di Maroni certificano una gravissima crisi politica: se davvero la Lega è contraria ai bombardamenti sia conseguente e abbandoni Berlusconi al naufragio». Lo afferma il Capogruppo dell’Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario. «Tanto in Parlamento quanto nell’elettorato, Berlusconi è sempre più in minoranza – aggiunge – e nonostante gli sforzi per sfuggire al giudizio dei referendum e al voto dell’Aula con capriole e salti mortali, è evidente che il Governo è su una brutta china. L’Italia dei Valori ha sempre chiesto il rispetto del dettato Costituzionale, sin dall’inizio della crisi libica, senza i giri di valzer di Pdl e Lega che cambiano posizione al mutar del vento gettando discredito sull’Italia. È evidente – conclude Belisario – che le scelte dettate dalla convenienza personale, che guida ogni passo di Berlusconi, non sono più tollerabili da nessuno perchè fanno i suoi interessi a discapito delle esigenze dei cittadini: serve al più presto una nuova stagione di confronto politico nell’interesse del Paese».

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