Crollano Pdl e Lega. Si afferma il centrosinistra. Boom di Grillo

ROMA – Come sempre.  Solo per conoscere i dati relativi alla affluenza alle urne passano ore ed ore. Infatti dopo 8 ore non abbiamo i risultati definitivi, mentre per le elezioni europee dopo due ore si sapeva già tutto. In Francia ancor prima che chiudessero i seggi.

Per quanto riguarda  risultati relativi ai  comuni in cui si è votato  ci si deve orientare, a circa quattro ore dalla chiusura dei seggi, sulla base di sondaggi, proiezioni  con copertura.

Per di più ristrette, di fatto, solo a quattro città: Genova, Verona, Parma, Palermo.  Dei  più di novecento comuni non c’ è notizia ufficiale. Il Viminale in particolare si distingue per l’assoluto silenzio. Una prima valutazione si può fare intanto sulla affluenza alle urne che vede un calo di più di sei punti rispetto alle precedenti amministrative. Un dato che deve far riflettere e che pesa in modo particolare su Pdl e Lega, i due partiti che  subiscono una pesante sconfitta. Per il Pdl in particolare si può parlare di un crollo tanto che Giuliano Ferrara afferma che il partito del cavaliere “è spappolato” e che “Berlusconi non sa cosa fare e non ha strategie per le alleanze”. La Lega viene punita nelle sue roccaforti e non. Tosi infatti era stato addirittura “scomunicato” da Bossi che gli aveva intimato di non presentarsi con la propria lista.   Il  secondo dato che emerge è il successo riportato dai candidati del movimento “ Cinque stelle” che vanno al di là di ogni previsione in particolare nel Centro-Nord. In diversi casi addirittura sono in lizza per andare al ballottaggio surclassando i candidati del Pdl.  La media delle liste si attesta attorno al 10%.

 

 In questo quadro un buon risultato  si registra per il  Pd e il centrosinistra, la famosa “foto di Vasto”. Quando il Democratici, invece si sono presentati in coalizioni con forze  centriste, leggi Udc,  i risultati non sono stati positivi. Caso particolare Palermo. Il successo di Leoluca Orlando, candidato dell’Idv, che sfiora lì elezione al primo turno è un fatto clamoroso. Il candidato di Pd e Sel, Ferrandelli  si gioca il posto per il ballottaggio  con quello del Pdl, staccati di una infinità di lunghezze. Una valutazione più completa, anche se  le linee gen eralo sono quelle che emergono dai risultati ancora parziali ma, in qualche modo indicativi, si potrà fare in base al numero dei sindaci che le forze politiche, le coalizioni porteranno a casa. Dicono gli esponenti del Pd che in larghissima parte saranno del centro sinistra.

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