No Tav. “Siamo 50 mila”. Gli scontri e le reazioni. LA DIRETTA

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20,32 – Quattro arresti e una denuncia a piede libero, al termine della giornata di scontri in Valle di Susa. Lo rende noto la Questura di Torino. Completati gli accertamenti, la Digos ha infatti confermato di aver tratto in arresto 4 antagonisti, per i reati di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, tutti anche indagati in stato di libertà per i reati di getto pericoloso di cose e possesso di materiale esplodente. Un ulteriore manifestante fermato è stato, invece, solo denunciato a piede libero.

19,55 – I rappresentanti delle forze dell’ordine feriti nei disordini scoppiati oggi in Valle di Susa intorno al cantiere della Torino-Lione sono in tutto – rende noto la Questura – 188. Tra loro ci sono un Primo Dirigente, 5 Funzionari, 130 operatori dei Reparti Mobili; 37 carabinieri; 15 Finanzieri. La Questura precisa che il bollettino dei feriti è destinato ad aumentare, tenuto conto che alcuni degli appartenenti alle Forze di Polizia rimasti coinvolti stamattina negli scontri contro gli antagonisti in località La Maddalena, al termine del servizio si recheranno in ospedale per le cure del caso.

17,00 – Continua ad essere molto tesa la situazione allo sbarramento della centrale, ai margini dell’area di cantiere della Torino-Lione, dove alcune centinaia di manifestanti, molti con maschere antigas, hanno più volte tentato di sfondare la recinzione. Le forze dell’ordine sono state costrette in numerose occasioni a utilizzare gas lacrimogeni. Su tutta la zona permane un fumo azzurrognolo che, l’aria stagnante di un pomeriggio molto caldo, fatica a disperdersi.

16,36 – Uno dei feriti, colpito a un fianco da un oggetto non precisato e considerato in condizioni più serie, è stato portato via, sul sentiero per Giaglione, su un lenzuolo teso in modo da formare una barella improvvisata. Al passaggio la folla ha applaudito. Due giovani sono rimasti contusi (uno al mento, l’altro alla spalla) – hanno detto – da  il bossolo di un lacrimogeno sparato dalla polizia ad altezza d’uomo. Sono tre per ora i manifestanti No Tav feriti negli scontri avvenuti nella zona dei viadotti autostradali. Lo segnalano fonti del movimento.

16,21 – Tempestiva arriva la replica di Angelo Bonelli, accusato dalla maggioranza di appoggiare con i Verdi  il movimento violento dei NOTav: “Alla manifestazione in Val di Susa di sicuro non c’erano nè corrotti, nè mafiosi, nè pidduisti ma tante famiglie bambini, ragazzi, suore, agricoltori che hanno manifestato pacificamente”, ha detto Bonelli.

E poi: “Condanniamo senza esitazione e con forza – aggiunge – gli episodi di violenza ma vogliamo un’operazione verità su un’opera che costerà a tutti i cittadini italiani un’enormità: 20 miliardi di euro, ossia circa la metà della monovra da macelleria sociale con cui il governo e tremonti hanno tagliato spesa sociale, pensioni, sanità. Siamo noi che vogliamo modernizzare il paese e difenderlo da chi vuole depredare le casse dello stato solo per gli affari che si possono fare sull’opera. La Tav in Val di Susa servirà non al trasporto di persone ma di merci. Esiste già un’alternativa: la linea Torino-Bardonecchia viene attualmente utilizzata per 2,5 milioni di tonnellate mentre ha una capacità di almeno 32 milioni di tonnellate, ovvero solo per un tredicesimo delle sua attuale capacità. »L’equiparazione automatica dei manifestanti ai violenti è un’operazione disonesta e vergognosa: le tante famiglie, ragazzi e addirittura bambini che hanno sfilato di sicuro non sono black block – conclude Bonelli -. Anzi, piuttosto, perchè se c’erano i black block arrivati dall’estero come si apprende da diverse fonti non sono stati isolati e fermati prima della manifestazione?”

16,08 – Alla Maddalena la polizia avrebbe caricato con una ruspa i manifestanti. E’ quanto sostiene la Federazione Anarchica Torinese. Alla fine il mezzo si sarebbe dovuto fermare perché s’è incagliato nel bosco.

15,52 – Altero Matteoli, ministro delle Infrastrutture: “Anche oggi   va ribadito che la Torino-Lione è un’opera che genera sviluppo, crescita e occupazione e che pertanto è prioritaria. Non sarà un ristretto gruppo di violenti e delinquenti giunto nell’area del cantiere della Maddalena da tutta Italia e dall’estero a far cambiare idea al governo che intende realizzare la Tav nel rispetto degli accordi e degli impegni internazionali”.

 

15,47 – Secondo la Questura sarebbero  46 le persone ferite  tra le forze dell’ordine, mentre  tra i manifestanti solo 5.  Nella lista risulterebbero esserci  37 uomini della polizia, 6 dei carabinieri e tre della guardia di finanza. Un poliziotto – riporta la Polizia – è stato colpito da una bomba carta che gli è esplosa tra le gambe, mentre un carabiniere ha riportato  una vistosa ferita ad una mano, causata, probabilmente, dallo scoppio di un ordigno artigianale dello stesso tipo.

 

15,42 – Dario Ginefra, deputato del Pd: “Teppismo da figli di papà”, questo il commento sui disordini in Val di Susa dell’esponente democratico, il quale punta il dito contro  coloro che stanno soffiando sul fuoco  da irresponsabili, a partire da Beppe Grillo. “Verrebbe da ricordare la  pagina corsara che Pasolini dedicò ai giovani del Pci”.

15,38 – Secondo quanto diffuso dalla FAI, Federazione Anarchica Torinese, la battaglia starebbe continuando alla Maddalena. “La polizia spara lacrimogeni – riporta una nota diffusa pochi minuti fa  –  la gente arretra e poi torna ad avanzare. Sotto, vicino la Centrale AM dove c’era l’ingresso alla Libera Repubblica della Maddalena e dove la polizia ha allestito una barricata, i manifestanti No Tav hanno sfondato. La polizia ha caricato con lacrimogeni e idranti, i manifestanti tengono duro e altri stanno sopraggiungendo.”

 

15,25 – Al momento sono cinque le persone arrestate in Val di Susa durante i disordini che si stanno verificando intorno all’area del cantiere della Torino-Lione. A quanto si apprende hanno tutti intorno ai trentanni: tre provengono da Modena, uno da Padova e uno da Bologna. Tutti sono stati curati dai sanitari del 118 e della polizia di stato. Uno degli arrestati a seguito dei traumi riscontrati (sospetta frattura del naso, contusioni al torace e al capo), sta per essere trasportato in elicottero presso un ospedale cittadino ma non sarebbe comunque in gravi condizioni.

15,10 – Capezzone (Pdl): “Grillo scherza col fuoco. Dice cose irresponsabili perfino in ore in cui alcuni malintenzionati stanno facendo divampare la violenza. Mi auguro che in questi frangenti tanti, comunque la pensino sulla Tav, si rendano conto dei pericoli e dei rischi legati a certe predicazioni. Da liberale, difendo il free speech in tutte le sue forme, e per me ognuno può dire ciò che crede: ma tutti dovremmo assumerci la responsabilità di ciò che diciamo, e valutare bene le possibili conseguenze delle nostre parole”.

15,07 – Maurizio Gasparri, Pdl: “Incoraggiati da ogni demagogia della sinistra, gruppi di violenti scendono in campo sfruttando la vicenda Tav per un chiaro disegno politico. È l’Italia peggiore che mostra il suo volto violento. Che vuole bloccare ogni progresso, ogni opera pubblica, si tratti di una ferrovia o di un termovalorizzatore”.

 

15,05 – Alcuni manifestanti sono riusciti a entrare nell’area transennata e hanno sventolato le bandiere No Tav. È successo vicino alla centrale idroelettrica di Chiomonte dove lunedì scorso la ruspa delle forze dell’ordine era entrata in azione per abbattere le barricate dei manifestanti. Contemporaneamente altri manifestanti hanno aperto una breccia nella prima delle due recinzioni davanti alla centrale. Pochi metri più in là c’è un’altra recinzione metallica dietro la quale si trova un cordone di forze dell’ordine.

15,00 – Nè polizia, nè carabinieri hanno in dotazione proiettili di gomma. Lo sottolineano dalla Questura di Torino, smentendo categoricamente che proiettili di gomma possano essere stati utilizzati dalle forze dell’ordine in servizio in Val di Susa per respingere i manifestanti intorno al cantiere della Torino-Lione.

14,57 –  Stefano Esposito, deputato del Pd “Una cosa deve essere ben chiara: dei feriti di questa giornata portano la responsabilità Alberto Perino, Lele Rizzo e i vari ‘capì dei comitati No Tav che hanno invocato l’assedio del cantiere e utilizzato parole d’ordine violente e insurrezionaliste, nonchè Beppe Grillo e i suoi seguaci piemontesi.

 

Stanno gettando benzina sul fuoco con frasi deliranti, parlando di rivoluzione contro la dittatura, dopo aver dato ospitalità due giorni fa in una sede istituzionale come Palazzo Lascaris proprio agli esponenti dei centri sociali – aggiunge Esposito – Tutti costoro si sono resi responsabili di istigazione alla violenza e auspico che vengano perseguiti secondo le leggi di questo Stato.”

14,53 – Pier Ferdinando Casini contro Grillo: “In Val di Susa gli eroi sono i poliziotti e gli operai, non i manifestanti nè tantomeno i delinquenti che tirano le pietre”.

14,50 – Fabrizio Cicchitto,capogruppo Pdl alla Camera punta il dito contro la sinistra,  in particolare Sel e i Verdi politicamente schierati contro la Tav. “Le azioni di guerriglia messe in campo oggi in Val di Susa sono l’esempio di come l’estremismo ideologico e politico si sposi all’estremismo comportamentale con effetti devastanti. Un manipolo di esaltati e di squadristi sta cercando di fare all’Italia dei danni gravissimi”.

14,47 – Si fanno sempre più aspri gli scontri tra manifestanti, che qualcuno addirittura definisce “con un impostazione paramilitare” e Polizia la quale avrebbe sparato anche proiettili di gomma.  Molti manifestanti sembra siano arrivati dall’estero. E intanto a dare man forte all’ala più radicale del movimento, sarebbero arrivati  – secondo la Questura -gruppi di  black block.

 

14,40 – Beppe Grillo: “In Valle di Susa  state facendo una rivoluzione straordinaria, siete tutti eroi, le campane suonano per tutta l’Italia che ci sta guardando attraverso la rete”. “La Torino-Lione è la più grande truffa del secolo – ha affermato Grillo – pensare di fare viaggiare le merci a 300 all’ora è roba da anni Settanta, il futuro è fare viaggiare meno le merci, è il regionalismo”.

 

14,38 – Grillo dal palco accusa le forze dell’ordine di usare gas lacrimogeni: “Sono proibiti, sono armi da guerra cancerogene”

14,36 – Continuano gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine intorno al cantiere della Torino-Lione in Val di Susa. A quanto riferisce la Questura oltre al lancio di pietre, petardi, bombe carta, contro le forze dell’ordine i manifestanti stanno lanciando anche bottiglie piene di ammoniaca.

 

14,26 – Si fanno più insistenti le voci che le forze dell’ordine starebbero sparando proiettili in gomma sui manifestanti. Le condizioni del manifestante colpito al volto da un lacrimogeno restano gravi.

14,23 – Daniele Capezzone lancia una sfida al Partito Democratico: “Se il Pd e Bersani vogliono compiere un atto di serietà e di chiarezza davanti a tutti gli italiani, ne hanno l’occasione in questa triste giornata di violenza antiTav. Dovrebbero assumere l’impegno di rompere oggi, e di non accettare alleanze domani, con qualunque soggetto, partito e movimento che sceglierà di difendere i manifestanti violenti”.

 

14,20 – “Il governo non si piega, non c’è nessun tavolo da riaprire”. Lo afferma il vicepresidente dei deputati del PdL, Osvaldo Napoli, eletto in Valle Susa secondo il quale  i lavori devono proseguire perchè così vuole l’interesse del Piemonte e dell’Italia. “Quanto sta accadendo in prossimità del cantiere Tav a Maddalena Chiomonte è di una gravità inaudita e se non è accaduto di peggio è solo grazie all’eccezionale ed encomiabile comportamento delle Forze dell’ordine” ha aggiunto Napoli.

 

14,18 – Ci sarebbe un manifestante «gravemente ferito» da un lacrimogeno che lo avrebbe colpito al volto in Val di Susa. Lo riferiscono i siti No Tav.

 

14,13 – Sale il bilancio dei feriti.  Il numero dei poliziotti feriti è 6 al momento. Meno tesa la situazione a valle, vicino alla centrale elettrica dove l’accesso è sbarrato da una doppia recinzione metallica montata su new jersey e da filo spinato. Davanti allo sbarramento è arrivato Beppe Grillo. “Due manifestanti sono rimasti feriti alla Maddalena – ha detto al megafono Alberto Perino, leader del movimento No Tav – e l’ambulanza non può passare”. Alcuni organizzatori hanno invitato le famiglie con bambini ad allontanarsi verso l’abitato.

 

14,11 – Grillo dalla Val di Susa: “Non abbiamo bisogno di Alta velocità, la Tav è un’opera a debito che pagheranno le generazioni future, quindi, voi siete nel giusto. Il corridoio 5 -ha concluso- non è mai esistito, esiste solo nella mente di qualche truffatore, ma la rete li manderà tutti a casa”.

 

14,09 – Le forze dell’ordine usano  un idrante per respingere i manifestanti  che stanno attaccando sul lato alto del cantiere della Torino-Lione nei pressi dell’area archeologica. Le forze dell’ordine sottolineano che la recinzione del cantiere è integra in ogni sua parte mentre si rilevano severi danni alla recinzione dell’area archeologica, esterna al cantiere. Nell’area di Giaglione personale della Polizia sta soccorrendo, mediante la richiesta di un’ambulanza, una persona che si è ferita durante il deflusso dei manifestanti.

 

13,49 – “Sono prove tecniche di dittatura”.  Così ha commentato la giornata di oggi Beppe Grillo arrivato a Chiomonte nei pressi della centrale idroelettrica dove si sono radunati i no Tav in marcia contro la Torino-Lione. “C’è uno scorpamento tra cittadini ed istituzioni e io volevo esserci”, ha aggiunto il comico genovese. “E’ una battaglia che con voi stiamo conducendo da tanti anni”.

 

13,47 – Un ragazzo è stato ferito da un lacrimogeno ed è stato portato in ospedale. Il movimento parla di tre feriti al momento e denuncia il lancio di lacrimogeni sparati ad altezza uomo.

13,45 – Salgono a sei i feriti tra le forze dell’ordine impegnate in Val di Susa negli scontri con i manifestanti No Tav. Si è reso necessario l’intervento di tre ambulanze a supporto del personale sanitario della Polizia di Stato. Si precisa che, al contrario di quanto appreso in precedenza, i manifestanti hanno sfondato la recinzione dell’area archelogica e non quella di protezione al cantiere.

 

13,39 – Il cantiere è  assediato dai dimostranti. Frange di No Tav lo hanno infatti raggiunto da più lati obbligando le forze dell’ ordine, che hanno messo in sicurezza gli operai, a disporre l’interruzione dei lavori per evitare il peggioramento della situazione. L’unico operaio che ha riportato ferite per il lancio di una pietra è stato medicato e sta bene. Sono cinque al momento i feriti tra le forze dell’ordine nelle tensioni che stanno coinvolgendo polizia, carabinieri e manifestanti in Val di Susa.  Uno degli agenti sarebbe svenuto a seguito dello scoppio di una bomba carta, uno ha riportato una frattura al setto nasale, un altro ha ferite lacero contuse alla testa e due hanno riportato ustioni. Gli operai del cantiere sono stati fatti allontanare per sicurezza dopo che uno di loro è stato colpito da una pietra.

13,35 – Continuano le azioni di contenimento da parte della polizia che presidia l’area del cantiere Tav della Maddalena di Chiomonte. Continua la pioggia di lacrimogeni.

13,27 – L’operaio del cantiere Tav è stato colpito in modo non grave ed è stato subito soccorso dal personale sanitario della Polizia.

13,14 – Scontri in corso tra le forze dell’ordine e frange violente dei manifestanti No-Tav, vicino al primo cantiere della linea ferroviaria ad alta velocità, alla Maddalena di Chiomonte, Val di Susa. L’unica area ancora tranquilla è quella della baita, ex presidio No-Tav. I manifestanti usciti dal corteo, circa seicento, hanno raggiunto il cantiere passando per i boschi e hanno sfondato la recinzione, all’altezza dell’area archeologica. Si parla di due feriti, un agente e un operaio, che sarebbero stati colpiti dalle pietre lanciate dai dimostranti. Un manifestante è stato ferito al volto da un lacrimogeno lanciato agli agenti.

13,07 – È stata sfondata dai manifestanti No Tav la recinzione di protezione al cantiere all’altezza dell’area archeologica.

13,02 – Nei boschi intorno al cantiere della Torino-Lione ci sono anche i Cacciatori di Calabria, un reparto dei carabinieri esperto di questo tipo di territorio.

13,00 – È iniziato un fitto lancio di lascrimogeni da parte della polizia nei pressi del cantiere alla Maddalena di Chiomonte, dove si trovano i manifestanti, soprattutto dei centri sociali, che si erano poco fa staccati dai cortei per dirigersi al cantiere. Lo si apprende da diversi siti NO Tav. Le forze dell’ordine confermano che è in corso un’attività di contenimento della forze di polizia di un gruppo di circa cinquanta manifestanti appartenenti all’ala più radicale del movimento, muniti di caschi e scudi che nella parte alta del cantiere, a ridosso dell’area archeologica, stanno tentando di danneggiare prima le strutture perimetrali del cantiere a tutela dell’area per arrivare a un contatto con le forze dell’ordine, contro le quali sarebbero stati lanciati oggetti di ogni sorta e anche bombe carta. Per questo le forze dell’ordine hanno lanciato alcuni lacrimogeni. Intanto, a quanto si apprende da fonti della questura manifestanti del corteo proveniente da Giaglione, già giunti al presidio No Tav della Val Clarea (casetta in pietra), hanno dato luogo al lancio ripetuto di razzi di segnalazione, finalizzati a scandire i tempi di coordinamento dei diversi gruppi di manifestanti. Nella circostanza è rimasto ferito, colpito da una pietra, un operaio del cantiere, soccorso e medicato da personale sanitario della Polizia.

12,45 – Sono migliaia le persone che stanno partecipando alla manifestazione No Tav in Val di Susa. Oltre 50mila persone secondo gli organizzatori stanno sfilando per dire no all’opera. Secondo i dati diffusi dalla Questura sarebbero invece 6mila i manifestanti in corteo: 3mila al corteo partito da Exilles, circa 1.500 a quello di Giaglione più altri 1500 arrivati con treni e bus.

12,22 – “Adesso basta scontri. Le opere strategiche per l’Italia si devono relizzare, con il consenso delle comunità locali e senza inutili prove di forza. Ora che i cantieri sono aperti, ci si sieda attorno ad un tavolo per trovare un accordo, per garantire il minor impatto ambientale possibile per la Val di Susa nonchè per individuare tutti i possibili interventi a favore dei residenti”. Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.

12,19 – Dopo un’ora di marcia per i boschi i primi dimostranti No Tav da Giaglione hanno raggiunto la baita che è stata costruita abusivamente vicino alla Maddalena di Chiomonte e che era diventata il primo presidio dei No Tav. La costruzione si trova ancora all’esterno dell’area del cantiere presidiata dalla forze dell’ordine.

 

12,11 –  “Straordinaria la partecipazione. Ciò che sta maturando è la sconfitta di coloro che continuano a buttare fango sul Movimento”. Lo evidenzia la Federazione Giovanile Comunisti Italiani di Torino che, scrive in una nota, «marcia compatta a fianco del popolo valsusino per questa battaglia che investe democrazia partecipativa e beni comuni». «Da domani i valsusini potranno contare su di un sostegno ancora maggiore- dice Ivano Osella, coordinatore della Fgci torinese – quello delle migliaia di giovani, anziani, donne che si stanno riprendendo pacificamente queste montagne e che ritengono necessario difenderle dall’attacco delle cricche, della politica e degli speculatori». «Continuando di questo passo- conclude- sarà sempre più difficile realizzare quest’opera costosa e inutile, mascherandone le contraddizioni per difenderla dalle insidie della lotta popolare e democratica».

 

12,05 –  Molti manifestanti si sono staccati incamminandosi lungo i sentieri attraverso i boschi in direzione Ramats, piccolo centro abitato della Val di Susa. Secondo le forze dell’ordine si tratta di individui dell’ala più radicale del movimento, presumibilmente interessati a raggiungere il cantiere della Torino-Lione che si trova a ridosso dell’area archeologica sottostante.

 

11.56 –  Un terzo corteo, il più corposo, in arrivo da Chiomonte, si è unito alla marcia guidata dai sindaci al bivio per Ramats, dove parte la strada che porta al cantiere della Tav. Le persone in cammino sono già oltre 10 mila. Sul cartello che indica il museo e il parco archeologico è stato scritto No Tav con la vernice rossa. Le tante bandiere del movimento classiche con la scritta rossa No Tav e la croce sul treno si mischiano con quelle di associazioni e partiti come la federazione anarchica, Prc, Sinistra Critica, Verdi, Cu, Arci, Movimento 5 Stelle, Fiom. C’è poi un tricolore italiano con la scritta No mafia. Altre centinaia di persone stanno arrivando da valle per unirsi al corteo che andrà ad assediare l’area di cantiere.

 

11,45 –  «La grande partecipazione a questa manifestazione dimostra che non siamo i quattro gatti che qualcuno vuole far credere ma è un segnale forte che la valle non è d’accordo con l’opera e che la prospettiva è di fare lavori con il territorio che si ribella. Lo sbandierato consenso all’opera non c’è». Così il presidente della Comunità montana Valsusa e Valsangone, Sandro Plano che aggiunge: « alla marcia partecipano i 23 sindaco che sfilano con la fascia su un percorso autorizzato. Siamo quindi nel pieno rispetto della legalità». Quanto alle compensazioni per la realizzazione dell’infrastruttura, Plano conclude: «non possono tagliare le risorse destinate a queste perchè non ci sono mai stati. Per questo chiediamo interlocutori credibili».

11,30 – Decine di migliaia di persone partite in corteo da Chiomonte hanno raggiunto poco fa la località Ramats, dove si sono unite al corteo proveniente da Exilles e guidato dagli amministratori della Val di Susa ed insieme stanno marciando diretti alla centrale idroelettrica ai confini della ‘libera repubblica della Maddalenà il presidio no Tav smantellato nei giorni scorsi a seguito del blitz delle forze dell’ordine. Ad aprire il corteo proveniente da Chiomonte lo striscione ‘La Valle di Susa esige rispettò. Insieme a centinaia di bandiere no Tav sventolano tra gli altri bandiere dei Verdi, del Movimento 5 stelle, di Rifondazione comunista, dell’Usb, del Partito comunista, dell’associazione consumatori utenti e bandiere della pace.

VAL DI SUSA – Migliaia di persone si sono ritrovate stamattina al Forte di Exilles in Val di Susa per partecipare alla marcia No Tav contro la realizzazione della Torino-Lione. Ad aprire il corteo lo striscione  Amministratori Valle di Susa, retto dai 23 sindaci della zona che stanno sfilando con la fascia tricolore.

Subito dopo in marcia le famiglie con bambini e anziani. Un corteo festoso con palloncini e bandiere No Tav che raggiungerà Chiomonte dopo una camminata di circa sette chilometri. Poco fa è partito anche il secondo corteo, quello che da Giaglione raggiungerà Chiomonte e a cui partecipano poco più di duemila persone. Al corteo di Exilles partecipano manifestanti provenienti da tutta Italia mentre quello di Giaglione è composto prevalentemente da valsusini.

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