Cgil, Cisl, Uil. In piazza “ il valore del lavoro”: Sarà una grande manifestazione

ROMA – “Il valore del lavoro”. Parole semplici, chiare, uno slogan che ha già fatto il giro d’Italia nelle tante iniziative che hanno preparato la manifestazione di domani.

Uno slogan che ha riunito Cgil, Cisl, Uil dopo anni di divisioni, di contrasti. Il lavoro che non c’è, ma anche la dignità del lavoro, i diritti del lavoro, le libertà del lavoro hanno riunito le tre grandi confederazioni.. La manifestazione doveva svolgersi il 2  Giugno, Festa della Repubblica che, scrive la Costituzione, è fondata sul lavoro. Poi il terremoto, il rinvio con i dirigenti di Cgil, Cisl, Uil, Camusso, Bonanni, Angeletti che vanno nelle zone colpite dal sisma.  

Scudiere (Cgil).Occupazione,fisco, welfare

 “L’aggravarsi della situazione economica e sociale – dice Vincenzo Scudiere, Segretario Confederale della CGIL, responsabile dell’Organizzazione – impone l’esigenza di una svolta nella politica economica. Per questo abbiamo deciso di concentrare l’attenzione sui temi della crescita, dell’occupazione e del welfare accanto alle politiche di controllo del debito e per un fisco più equo.,meno tasse per i lavoratori.”  E gli “ esodati “ che saranno parte fondante del corteo sono l’esempio “umano” di  cosa significa una politica priva di  equità, che fa pagare ai soliti noti il prezzo della crisi, che non pone alcuna attenzione alle ricadute di una  riforma, che riforma non è, come quella delle pensioni che lascia per strada  400 mila persone, senza stipendio e senza pensione.
Gli “esodati” sono persone non solo numeri

Solo numeri per  il ministro del Lavoro che inveisce contro l’Inps perché ha rivelato quanti sono coloro che rischiano di brutto, non sono coperti dal decreto che provvede solo per 65 mila esodati.  La manifestazione arriva l giorno dopo il tanto discusso provvedimento per lo sviluppo, annunciato dal ministro Passera più volte, poi rientrato per  mancanza di copertura. Ad una prima lettura non pare che per la crescita, lo sviluppo, ci sia un grande dispiegamento di provvedimenti. Speriamo che non si tratti solo di terminare entro il 2013  i lavori per portare a termine la Salerno Reggio Calabria. E’ prevista una grande partecipazione al corteo che prenderà il via alle 9,30 da Piazza della Repubblica per arrivare a Piazza del Popolo dove parleranno Camusso, Bonanni e Angeletti.

Mezzio (Cisl). Sarà una grande manifestazione

Si annuncia una straordinaria partecipazione, con una mobilitazione nel territorio e nei luoghi di lavoro che è cresciuta di giorno in giorno. Sono stati prenotati 1000 pullman, 4 treni speciali, 2 navi dalla Sardegna, più aerei e mezzi privati, oltre naturalmente alla partecipazione che sarà assicurata dai lavoratori e dai pensionati di Roma e del Lazio.Paolo Mezzio, Segretario Confederale della CISL, responsabile organizzativo   sottolinea che”i lavoratori e i pensionati hanno chiare le ragioni della manifestazione che era già molto sentita quando l’abbiamo proclamata e che ora è diventata ancora più attuale visti i tanti problemi in sospeso. Sarà dunque un momento importante,una grande manifestazione per rilanciare l’iniziativa del sindacato confederale”.

Barbagallo ( Uil).Per il governo ultima chiamata

Temi che i sindacati pongono come obiettivi prioritari, la svolta nella politica del governo, sono diventati ancora più urgenti alla luce dell’aggravarsi della crisi in tutta Europa.  Trovano unificazione, appunto, nella parola “lavoro” cui si richiama il segretario organizzativo della Uil, Carmelo Barbagallo: “Il lavoro  è l’unica ricchezza su cui possiamo fare leva per sperare di uscire dalla crisi economica che attanaglia il Paese e per puntare allo sviluppo. Il governo dei tecnici-afferma-deve comprendere che è giunto il tempo di mettere in cantiere provvedimenti per la crescita e  tenga conto che questa è l’ultima chiamata.”

Come e dove reperire le risorse

 Per quanto riguarda le risorse da reperire i sindacati  parlano di l’utilizzo di una quota significativa di quanto recuperato nel 2012 dalla lotta all’evasione fiscale, l’istituzione di una tassa patrimoniale sulle grandi ricchezze, l’accelerazione di un accordo con la Svizzera per la tassazione dei capitali esportati. Inoltre occorre  razionalizza i costi di gestione della Pubblica Amministrazione e rendere più efficiente e meno costoso il ‘sistema politico’, riformando il sistema e le regole degli appalti della Pubblica Amministrazione per eliminare clientele, sprechi ed inefficienze, stimate dalla Corte dei Conti in oltre 60 miliardi.  



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