“Continueremo finché non c’è una risposta per tutti”: così Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, dal palco allestito al Pantheon a conclusione di iniziative unitarie che si sono svolte in tutta Italia per sollecitare la soluzione al problema di tutti gli “esodati.”
Una battaglia che Cgil, Cisl e Uil, portano avanti, afferma una nota sindacale, “a difesa della certezza del diritto e della credibilità delle istituzioni, che non possono violare oggi patti sottoscritti in passato, cambiando le regole in corsa e disconoscendo quindi ogni impegno preso”. La mobilitazione che si è sviluppata fino ad oggi con tante iniziative-sottolineano i sindacati – ha ottenuto alcuni risultati, ma ancora siamo in alto mare per quanto riguarda la stragrande maggioranza, centinaia di migliaia di lavoratori che rischiano di rimanere senza salario e senza pensione a causa degli errori della riforma Fornero.
Manifestazione al Pantheon:rimuovere ogni vincolo numerico
Le tre Confederazioni prendono atto del lavoro fatto dalle Commissione parlamentari che ha portato all’ampliamento dei lavoratori esentati dall’applicazione dei nuovi requisiti pensionistici. Lo ritengono “un primo importante passo, ma non sufficiente”. Cgil,Cisl,Uil chiedono “di rimuovere ogni vincolo numerico rispetto ai soggetti che vanno salvaguardati. In questo senso un confronto di merito con il sindacato, più volte richiesto al governo, avrebbe consentito di definire da subito i contorni della platea trovando una soluzione adeguata all’intera vicenda”. Susanna Camusso, concludendo la manifestazione al Pantheon, ha detto che si tratta “di riaccendere il faro sulle tante migliaia di persone che si trovano nella ‘terra di nessuno’”, Un primo, ma non sufficiente risultato, è stato ottenuto grazie alla lotta del sindacato con il decreto Legge n. 95/2012 che ha ampliato la platea di lavoratori derogati dall’applicazione dei nuovi requisiti pensionistici.
Camusso: gli esodati specchio degli errori del governo
Per Camusso, infatti “il primo ed il secondo decreto non risolvono il problema”, poiché, afferma, “creano iniquità: troviamo particolarmente sgradevole che si sia adottata una formula per cui si coprono gli accordi nazionali e non la miriade di accordi territoriali”. Ha poi ricordato che il mondo degli ‘esodati’ sceso oggi in piazza per chiedere risposte è lo stesso che sta subendo le conseguenze di una riforma del lavoro sbagliata. “Che idea c’è di salvare il Paese – si chiede Camusso – se non si fa attenzione alla condizione di lavoratori e pensionati” e di tutti coloro che stanno pagando sulle proprie spalle la crisi e che “non ce la fanno più”. “Gli ‘esodati’ – prosegue – sono lo specchio degli errori fatti dal Governo”. Le politiche di tagli lineari e di rigore adottate dall’Esecutivo, infatti, afferma Camusso “portano solo recessione, aggravano la crisi e non la risolvono”.
Bonanni:il governo non può ricorrere a giochetti
Il Segretario Generale della CGIL punta il dito contro il Governo affermando come sia “un fatto insopportabile quello di lasciar sole le persone e di continuare a rinviare la soluzione dei loro problemi”, anche perché “si potrebbero spalmare i costi necessari su più anni”. E si rivolge all’esecutivo anche il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni: “Il governo deve chiarire la sua posizione non può ricorrere a giochetti, considerando solo gli accordi fatti in sede governativa e costringendo i cittadini a fare ricorso in sede giudiziaria che è la cosa più stupida.