Monti e Hollande, solo buoni propositi attendendo Draghi

ROMA – Monti e Hollande passano in rassegna il picchetto d’onore  nel cortile di Villa Madama.

E’ una scena che si ripete, con ritmo ormai frenetico, nelle capitali europee. I capi di stato e dei governi si incontrano, discutono, annunciano. Ora tutta l’attenzione è puntata sulla riunione  del board della Bce con Draghi che parlato della possibilità  di acquisto dei titoli di stato a breve scadenza ( tre anni)  ma i paesi che chiedono aiuti dovranno impegnarsi a rispettare le condizioni che verranno loro poste
 In tema di condizioni  viene un assaggio da indiscrezioni su quanto la “troika” ( Ue, Fondo monetario, Bce) chiede alla Grecia per l’erogazione di 31,5 miliardi: settimana di lavoro più lunga,licenziamenti facili, in tronco, con  indennizzi tagliati a metà, tagli alle liquidazioni di chi va in pensione. Uno scenario cupo cui Hollande e Monti contrappongono le decisioni prese  alla fine di giugno da un lungo e difficile Consiglio della Ue, in particolare quella sul salva stati, contro le speculazioni.

Uno scenario senza risposte ai problemi della crisi

Uno scenario che non dà risposte ai problemi di fondo della crisi, alla esigenza di un cambio di passo in direzione della  crescita. Nella conferenza stampa congiunta Monti ha detto che “mentre Hollande rispondeva a una domanda dei giornalisti pensavo se c’era una parola con cui non concordavo, non l’ho trovata”. Ma, sempre lui, per quanto riguarda il lavoro, l’occupazione che cala, il dramma che vivono centinaia di migliaia di lavoratori che rischiano la disoccupazione o sono già in mobilità, in cassa integrazione ha detto che non ci sono risorse da poter investire ed ha richiamato  “ sindacati e imprese ad accrescere gli sforzi, a lavorare tutti insieme per creare lavoro”. E il tema della produttività  che sarà al centro degli incontri con le parti sociali, a partire da quello di mercoledì con le imprese. Altri interventi aveva richiesto  Bersani che dopo aver incontrato i lavoratori dell’Alcoa ha sottolineato che “alla ripresa di settembre vediamo chiaramente che si aggravano le crisi delle imprese. Il rigore è necessario ma se si restringe la capacità produttiva non terremo i conti a posto”.

Un’agenda di lavoro in tre tappe per l’eurozona

Monti e Hollande hanno tracciato una agenda di lavoro in tre tappe per l’eurozona. Il presidente francese, che ha evitato di commentare la declassazione della Ue  da parte di Moody’s, ha così riassunto”: La prima è far applicare le conclusione del Consiglio europeo del 28-29 giugno. La seconda tappa, continua, è «riuscire a risolvere la questione della Grecia che si pone da mesi e che dopo il rapporto della troika permetterà al Consiglio europeo del 18-19 ottobre di portare avanti il piano per tenere la Grecia nella zona euro, poi la questione Spagna da risolvere. Per cui in Consiglio Ue dobbiamo trovare soluzioni per Spagna e Grecia. Terza tappa, sarà a fine anno per unione bancaria e approfondimento unione monetaria.”Per quanto riguarda la Grecia  Hollande non ha escluso la possibilità di dare più tempo per risanare i bilanci come chiesto da Atene.  «Se il rapporto della troika riconosce gli sforzi e la credibilità della Grecia, allora- ha detto- senza mettere altri fondi si può vedere di riapplicare il piano di risanamento».  Sul ruolo  della Bce e l ‘acquisto dei titoli di stato  il presidente francese sottolinea che “il miglior commento è non farne, la mia posizione resta quella del Consiglio Ue del 28 e 29 giugno, ovvero che ci sia la possibilità, attraverso il meccanismo di stabilità di intervenire insieme e rapidamente, subito dopo la decisione della Corte di Karlsruhe». E i rapporti con Merkel? Il presidente francese dice che c’è “forte convergenza” sulla necessità di risolvere le questioni che riguardano l’Unioine europea e pone la necessità che tutti i paesi dell’euro approvino il patto di stabilità. Monti risponde a una domanda sull’occupazione:” Non ho fatto promesse in campagna elettorale -afferma- ma l’occupazione è problema centralissimo per il nostro governo e per la società italiana.

Il professore si auto elogia per la riforma delle pensioni

Se la riforma delle pensioni realizzata da questo governo fosse stata fatta anni fa, questo avrebbe dato respiro alle nuove generazioni”.  Una battuta che poteva evitare .  Aveva a fianco Hollande che ha portato il pensionamento per alcune categorie e 60 anni. Il presidente del consiglio riassume così il senso dell’incontro con Hollande: “Abbiamo potuto constatare e spingere ancora più avanti l’identità di vedute su rapporti bilaterali e sul clima da ristabilire per rilanciare l’economia europea nella stabilità dell’eurozona. C’é grande sinergia”.” Fare i compiti a casa è necessario ma non sufficiente -ha proseguito- perché occorre che via via che un paese realizza i progressi lungo le direttrici europee ci sia un riconoscimento da parte dell’Ue affinché non persistano dei grandi ostacoli degli spread che sarebbero privi di riferimento all’andamento dell’economia”. Proprio oggi  Bankitalia  afferma che lo spread fra titoli italiani e tedeschi dovrebbe essere realisticamente. attorno ai 200 punti.

Confermato il completamento della Tav Lione-Torino

 Sempre Monti ha annunciato che i governi di Italia e Francia confermano la volontà di completare la Tav Torino-Lione e che  il  vertice bilaterale  Italia-Francia si svolgerà proprio a Lione,  “segno concreto della volontà dei nostri Paesi di dare completa realizzazione a quell’opera di alto interesse che è la Tav tra Torino e Lione”.  Si è discusso anche della situazione in Siria esprimendo una “ comune e forte preoccupazione”. Dice Monti:  “È necessario superare l’impasse in cui versa il Consiglio di sicurezza, bisogna continuare a collaborare per favorire una transizione politica. Il regime di Assad  è sempre più precario.”. E Hollande: “Noi sappiamo cosa sta accadendo, dei massacri, che c’è un clan che agisce soltanto in base al proprio interesse e quindi dobbiamo favorire la transizione politica. Motivo per cui ho auspicato ardentemente un governo alternativo che possa essere insediato.Occorre anche dare protezione e sostegno necessario ai rifugiati.”

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