Lazio. Zingaretti vince alla grande. Un voto di rabbia che rompe la continuità

ROMA – Nicola Zingaretti ce l’ha fatta. Anche se i dati definitivi non sono arrivati, ormai è sicuro sarà lui il prossimo governatore della regione Lazio. “Dedico la vittoria alla mia famiglia”, sono state le prime parole di  Zingaretti, al termine del suo discorso al Tempio di Adriano, a Roma, sull’esito delle elezioni regionali nel Lazio. La moglie e la figlia di Zingaretti sono salite sul palco accanto al nuovo presidente della Pisana.

Il voto dimostra che tra i cittadini c’è «tanta rabbia» e «voglia di discontinuità, ha detto Nicola Zingaretti, nel corso di una conferenza stampa al Tempio di Adriano, dicendosi pronto ad affrontare la sfida con le armi del buongoverno. «Il voto ha dentro di sè una grande voglia di discontinuità che vogliamo raccogliere fino in fondo, discontinuità nel modo di fare politica e di gestire la cosa pubblica; non si tratta solo di voltare pagina di fronte agli scandali, questo sarebbe ovvio, quello che faremo è di porre il tema di una innovazione profonda della cultura politica e di governo».

Ma il voto dimostra anche «una grande voglia di partecipazione», che non deve essere «demonizzata o considerata illegittima, ma deve essere ascoltata e compresa e a cui deve essere data una risposta»; «c’è tanta rabbia – ha sottolineato Zingaretti – ma noi questa rabbia non la vogliamo cavalcare, con il buongoverno faremo in modo di estirparne i motivi. Le tre sfide – ha aggiunto – sono quelle della partecipazione, della trasparenza, dell’innovazione e del lavoro». Le tre sfide saranno affrontate «vicino alle persone, ascoltando i loro bisogni e dimostrando che si può cambiare».

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