Di Cola (Fp-Cgil). La “macchina” del Comune non funziona. Presenteremo noi un progetto

ROMA – Non ha buona stampa l’amministrazione comunale di Roma Molti sono i problemi che il sindaco, Ignazio Marino e la Giunta si trovano ad affrontare.  La situazione asciata da Alemanno forse, alla luce dei fatti, si è mostrata più disastrosa di quanto poteva apparire.

Il Bilancio dissestato, l’intervento richiesto al governo per evitare il  commissariamento, il rapporto Sindaco-Giunta- Consiglio,  in particolare quello che in gruppi  consiliare e le forze politiche che formano la maggioranza. Non facile rimettere in moto una  Amministrazione tutta particolare, Roma è la Capitale europea, ha obblighi e compiti particolari. I media hanno messo sotto  “ osservazione” il Campidoglio, quasi un sorvegliato speciale. IL terreno sul quale meglio ci si esercita è quello, fondamentale, della macchina amministrativa, il corpaccione fatto di migliaia di dipendenti,i “ comunali” e quelli  delle aziende. Nelle  cronache locali in particolare  è stata presa di mira la costruzione dello staff del sindaco, degli assessori, l’Ufficio stampa , altri servizi  con immissione di personale che viene dall’esterno, contratti a tempo.   Alti compensi, promozioni sul campo, si arriva dal Senato con il ruolo di segretaria si entra in Campidoglio con quello di dirigente.  Dal Campidoglio arrivano precisazioni, si pongono in evidenza esigenze che richiedono  profili professionali che si trovano solo all’esterno del Comune.  Ma  ciò non attenua il malumore che esiste fra i comunali. 

Sui contratti esterni non si comprende il disegno della Amministrazione

I sindacati dei lavoratori del pubblico impiego cercano di ricorrere ai ripari, di tappare le falle “ Per quanto riguarda i contratti esterni-<afferma Natale Di Cola-segretario generale della Funzione pubblica Cgil- non comprendiamo il,  disegno della Amministrazione ammesso che ce l’abbia.  Ci sono persone che hanno i requisiti per andare in pensione Bene. Ne possono uscire due mila, si assumono mille giovani, , in particolare in settori che richiedono freschezza, nuove energie.”

Il  problema  della efficienza di una grande struttura pubblica non si risolve intervenendo su questo o quell’aspetto, a volte anche sulla base di “ voci”. Come è accaduto quando  sembrava che per far fronte al disastro del Bilancio venissero colpiti gli stipendi dei lavoratori eliminando qualche indennità accessoria, costringendo i sindacati ad interventi di emergenza..  “ Per fortuna- prosegue Di Cola,- il sindaco ha smentito.. Già ci sono i contratti bloccati da tre anni, la legge di stabilità picchia sui lavoratori. Ma la realtà è che non si può correre da un tavolo all’altra per evitare danni non solo ai dipendenti ma alla città”. E ricorda che grazie all’iniziativa sindacale si sono salvate la biblioteche comunali per le <quali erano previsti  orari impossibili”. “ Interventi di emergenza che tamponano una situazione-prosegue- ma non si può andare avanti così. Non è facile costruire con il  Comune un confronto a tutto campo come sarebbe necessario..  Noi vogliamo che la macchina  riparta, si rimetta in moto, che l’amministrazione ritrovi le sue finalità, recupero efficienza per il bene dei cittadini e dei lavoratori. Ma  dai confronti che abbiamo avuto fino ad ora emerge una realtà sconcertante”. 

Non si intravede una politica che punti all’efficienza. Non c’è alcun progetto

Il segretario della Fp Cgil la riassume in poche, ma molto critiche parole: “ Ancora non si intravede da parte della Amministrazione una politica che guarda alla efficienza,  partendo dalla definizione degli assetti. Non c’è alcun progetto, alcuna idea per quanto riguarda i grande comparti dalla Cultura ai servizi, all’Ama, tanto per fare un nome di una cosa che non va” “  Se si vuole rilanciare l’Ente- afferma- bisogna cambiare passo. I sindacati unitariamente sono pronti a presentare un progetto, visto che l’Amministrazione non lo fa. Siamo pronti a fare una vera e propria rivoluzione della macchina  della capitale.  Abbiamo bisogno di un interlocutore che stia al passo, aperto al confronto. Da soli la rivoluzione non la facciamo. In primo luogo occorre un ripensamento delle riforme, se così si possono chiamare, fatte dalla  Giunta Alemanno” Parla di un”riallineamento” della struttura comunale, della necessità di dare ruolo ai municipi, di valorizzare i serviz , i comparti..  “ Diciamo- sottolinea  Di Cola- che ci sono stati sbandamenti iniziali dovuti anche ad inesperienza, ma ora bisogna recuperare”. Indica la vicenda legata alla nomina del comandante dei vigili, al rapporto molto teso con chi ha compiti importanti per la vita della città.” Ricorda la marcia indietro fatta su annunciati interventi sul salario dei dipendenti.   

Si può ipotizzare un contratto integrativo

“Un tema da aprire-<dice- se si vuole discutere di salari è quello di un contratto integrativo. I dipendenti pubblici hanno stipendi minimi, ma ci sono anche  nelle aziende stipendi folli, fuori da ogni controllo. Il problema che avvertiamo con urgenza riguarda la valorizzazione del lavoro e di chi lo esegue, come si valorizzano le progressioni di carriera.” Di Cola parla della Capitale, del ruolo che svolge in Italia e in Europa,  dell’orgoglio di lavorare per una città così importante anche se spesso vengono presi di mira dai cittadini quali fossero i responsabili di tutto ciò che non va. “ Il livello dei servizi-sostiene il sindacalista della Cgil- non è adeguato ad una capitale europea. A fine anno sarà emergenza  per i servizi sociali, occorre intervenire per valorizzare il patrimonio culturale, ambientale, la Bellezza che fa della nostra una città unica al mondo”.

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