ROMA – Matteo Renzi fa marcia indietro. Ora dichiara che si può mettere uno stop al tesseramento come proposto da Gianni Cuperlo.,che prevede di fissare la data ultima per iscriversi al Pd al 7 novembre quando terminano i congressi dei Circoli.
La fa provando quasi un senso di fastidio che si parli di tesseramento, di iscritti al partito, persone in carne e ossa. Problema del tutto secondario nella versione renziana di partito, il partito personale come lui lo vuole, non ha bisogno di iscritti. Del resto proprio uno dei sui fan, il sindaco di Bari, Emiliano, vuole proprio eliminare gli iscritti al Pd. Dice Renzi: “Vogliono bloccare il tesseramento, come propone Cuperlo? – Lo blocchino, nessun problema. Accetto le proposte altrui, le decisioni altrui, le regole altrui. L’importante è che finalmente il Pd torni a discutere di questioni serie, concrete”, come la disoccupazione “salita al 12,6%” e non si litighi “su false tessere, sulle regole e sulla conta, fasulla, dei segretari provinciali”. Indubbiamente questioni tanto concrete che se ne discute ogni giorno affrontando la legge di stabilità. Proprio il Pd, avanza proposte di cambiamenti di sostanza.Renzi dovrebbe saperlo, concrete” “L’8 dicembre –conclude-devono poter votare tutti i cittadini.- Chiarito questo, possiamo tornare a fare politica? Grazie”.
Il sindaco di Firenze punta a togliere valore al voto degli iscritti
La dichiarazione del sindaco di Firenze, è facile capirlo, punta a togliere valore e significato al voto degli iscritti visto che stando ai dati relativi alle elezioni nei circoli Cuperlo sarebbe in testa. Così come la campagna orchestrata dai media che fanno il tifo per Renzi ha un obiettivo: dimostrare che il voto nei circoli è falsato dal tesseramento gonfiato e, di conseguenza, l’eventuale successo di Cuperlo non avrebbe alcun significato. Niente di strano che uno possa cambiare opinione visto che si sono avuti diversi episodi, diciamo poco chiari,nel corso delle votazioni con gonfiamenti delle tessere. Ma resta il sospetto che la giravolta di Renzi non sia proprio cosa genuina. I media, salvo eccezioni, hanno aperto una vera e propria campagna con titoloni da prima pagina quasi che il< voto di decine e decine di migliaia di iscritti fosse tutta roba da buttare,.una gigantesca truffa elettorale messa in atto dalle correnti. In realtà la situazione è ben diversa anche se deve preoccupare e, il<più rapidamente possibile, è necessario fare chiarezza per non inficiare il congresso del più grande partito italiano,<unico a tenere un’assise che coinvolge gli iscritti e i cittadini.
Cuperlo.: un partito politico è una comunità di senso, di destino
Dice Gianni Cuperlo nel ribadire la sua proposta: So anch’io che ci sono decine, centinaia di migliaia di iscritti che vivono con passione questo Congresso, ma quegli episodi, quei tesseramenti rigonfi, quelle esplosioni di adesioni molto spesso pilotate che hanno caratterizzato alcuni congressi, sono più di un campanello di allarme. Sono il segnale di una trasformazione, di una mutazione, del modo d’essere, del modo di organizzarsi, del modo di vivere di un partito politico che prima di tutto è una comunità di senso, di destino. Ed è per questo-prosegue che io ho detto, cerchiamo, tutti assieme, senza polemiche tra di noi, di fissare dei punti fermi, di piantarli bene a fondo nel terreno. Questa idea che ci si possa iscrivere al partito fino all’ultimo giorno, a un minuto prima del voto, ma perché?”. Facciamo in modo di dare un pò di ordine, di disciplina, a questa discussione. Ma facciamolo non per l’interesse di questo o quel candidato, facciamolo per il rispetto che dobbiamo a quelle decine e centinaia di migliaia di persone che poi, durante l’anno, nonostante le fatiche, le sconfitte, le delusioni, vanno a montare quei gazebo, vanno a riempire gli stand delle nostre feste democratiche. È gente che ci crede- conclude-è gente alla quale devi rivolgerti davvero con il senso di un rispetto profondo”. Una prima presa di posizione arriva dalla segreteria del Pd.
Epifani. i congressi svolti secondo le regole. In qualche caso ci sono problemi
Epifani afferma che i congressi del Pd si sono svolti “secondo le regole” e dove non è stato così “ci saranno le sanzioni”.. “In molte situazioni i congressi si sono svolti senza particolari problemi – spiega il segretario – in particolare in Lombardia ed Emilia Romagna. In qualche caso invece ci sono stati problemi, contestazioni, segnalazioni di situazioni abnormi sia dal punto di vista dei nuovi iscritti, sia del rispetto delle procedure. Per quello che mi riguarda, per la segreteria, abbiamo dato indicazione di procedere con un rigore assoluto. Ogni volta che si fosse accertata l’esistenza di irregolarità, le commissioni avranno la facoltà di procedere con l’annullamento, lo spostamento dei congressi e anche sanzioni a carico di chi si sia macchiato di violazione dello statuto o del regolamento”. Sulla ipotesi di chiudere il tesseramento afferma che si può fare, ma “a patto che su questo ci sia l’accordo di tutti i candidati alla segreteria”. Civati, altro candidato alla segreteria, ha confermato la contrarietà a fermare le iscrizioni ed è sorpreso che “ Renzi abbia cambiato idea anche su questo”. Anche Gianni Pittella, altro candidato, si è detto contrario.
Zoggia:nelle situazione dubbie ci saranno rigorosissime verifiche
Intanto il responsabile organizzazione del Pd, Davide Zoggia, ha diffuso i dati sui congressi provinciali già svolto in stragrande maggioranza, fino ad ora 88.. Alcuni termineranno nei prossimi giorni. In otto casi per eleggere i segretari si andrà al ballottaggio, non avendo ottenuto la maggioranza assoluta. Si tratta di Brescia, Versilia, Perugia, Roma, Lecce, Crotone, Parma, Teramo. A Caserta si voterà il 10 novembre. Hanno votato circa 320mila iscritti e “si è quindi registrata, nonostante i tempi strettissimi,- dice Zoggia- una significativa partecipazione democratica. Si è verificato un rinnovo dei segretari nel 95% dei casi – l’età media dei nuovi eletti è molto bassa e, fino a questo momento, sono state elette 15 donne”. Per quanto riguarda la situazione “ dubbie” Zoggia tiene a precisare che
ci saranno “rigorosissime verifiche da parte della Commissione nazionale per il congresso- di concerto con la Commissione di garanzia. Le situazioni sono, principalmente, quelle di Asti, Rovigo, Piacenza, Frosinone e Cosenza. La decisione di ultima istanza su tali situazioni della Commissione nazionale sarà preceduta e preparata dalle Commissioni regionali. “. Il calendario dei lavori prevede le convenzioni provinciali che si terranno dal 10 fino al 17 novembre . Quella nazionale a Roma il 24 novembre per decidere i tre candidati alla segreteria che si confronteranno alle primarie dell’8 dicembre.
lle primarie dell’(