Imu, la Boldrini impone la ghigliottina. Scoppia la bagarre in Aula. IL VIDEO

La decisione di Boldrini per fermare l’ostruzionismo del M5S che protesta: è bagarre. Il Tesoro: «Nessun regalo alle banche»

 

ROMA – Bagarre assicurata alla Camera dei deputati, dopo il voto al dl Imu-Bankitalia preceduto dall’’applicazione della cosiddetta «ghigliottina» da parte della presidente Laura Boldrini. Un’imposizione che non ha precedenti nella storia di Montecitorio e che ha provocato un caos collettivo con insulti,  gomitate e addirittura schiaffi, volati tra i banchi degli onorevoli divisi dal voto: 239 favorevoli e 209 contrari. Un voto, che di fatto, cancellerà definitivamente la seconda rata dell’Imu e le nuove norme su Bankitalia.  

Tutto nasce per volere della Boldrini che, una volta convocati i capigruppi in riunione ,  ha optato per la cosiddetta “ghigliottina”, provvedimento che consiste nel porre fine all’ostruzionismo, in questo caso quello del Movimento 5 Stelle, portando il dl direttamente al voto dell’Aula. Il M5S chiedeva, invece,  di stralciare le norme su Bankitalia e approvare la legge in commissione per scongiurare il pagamento dell’Imu. Così a votazione aperta i deputati M5S, alcuni imbavagliati, si sono gettati sul banco del governo  e hanno cominciato a fischiare con fischietti. Insomma, è scoppiata  una vera e propria rissa, tant’è che perfino alcuni commessi  hanno dovuto ricorrere alle cure mediche.

“Cercheremo di rimanere in Aula il più possibile, se possibile fino a notte”, hanno detto i Cinque Stelle. “E’ stata appena violentata Costituzione e il regolamento: la Boldrini ha messo la tagliola di corsa e furia ed è scappata via senza permetterci di esprimere la nostra contrarietà. E’ un vergogna siamo scandalizzati”. L’episodio ha scatenato dure reazioni da parte dell’opposizione che aveva chiesto alla maggioranza una seduta notturna. Al contrario la maggioranza ha fatto sapere che il provvedimento   si è reso necessario poichè se l’Aula non avesse votato entro la mezzanotte,  la seconda rata dell’Imu non sarebbe stata cancellata.

 

Per il Movimento 5 Stelle oggi è morta la democrazia. Blocchiamo il Parlamento

«Oggi sono stati stracciati da  Boldrini, con la complicità di governo e partiti, il regolamento e la Costituzione che non esistono più. Oggi, con il precedente della ‘tagliolà da parte della presidente della Camera, è morta la democrazia e non c’è più motivo di proseguire con i lavori parlamentari. Blocchiamo il Parlamento». Così Riccardo Nuti, del Movimento 5 Stelle, spiega l’atteggiamento dei grillini dopo quanto successo oggi in Aula sul decreto Imu-Bankitalia.  

«Fanno finta che il regolamento della Camera – aggiunge Nuti – esista ancora, ma oggi è stato stracciato dalla Boldrini e vogliamo impedire che si continui con questa farsa: oggi – ribadisce Nuti – è morta la democrazia». Il deputato 5 Stelle spiega che era stato proposto alla presidente della Camera «di presentare una mozione per l’abolizione dell’Imu, attraverso la commissione in sede legislativa ma Boldrini lo ha negato. Non c’è più motivo di proseguire, quindi, con i lavori parlamentari e li bloccheremo tutti perchè ci troviamo nella più vergognosa delle dittature», conclude Nuti. Il collega Riccardo Fraccaro aggiunge: «Il governo sull’Imu poteva fare un nuovo decreto o rimandare un decreto già in essere». 

 

Il Questore denuncia Giulia Sarti del M5S. Loredana Lupo, M5S, denuncia ai giornalisti l’aggressione ricevuta del Questore

Centinaia di messaggi minatori nei confronti del questore Stefano Dambruoso e della sua famiglia sono arrivati questa sera. A denunciare il grave episodio è lo stesso questore anziano della Camera che annuncia di voler procedere a denunciare la deputata M5S Giulia Sarti del Movimento 5 Stelle per aver scritto sul suo blog frasi «da me mai pronunciate nei suoi confronti». 

al contrario la deputata del Movimento 5 Stelle, Loredana Lupo, denuncia davanti ai giornalisti l’aggressione ricevuta in aula dal questore Stefano D’Ambruoso, durante la bagarre scoppiata dopo il voto al decreto Imu-Bankitalia. «Stavamo facendo l’unica azione possibile in aula» dopo che è stata posta la tagliola per bloccare l’ostruzionismo «cioè andavamo verso i banchi del governo e i commessi, come è loro diritto, – racconta la Lupo – cercavano di fermarci giustamente. Poi un uomo di due metri mi ha aggredito dandomi uno schiaffo in faccia e facendomi saltare una lentina».

 

La precisazione del ministero del tesoro

Con il decreto Imu-Bankitalia non viene fatto «nessun regalo alle banche». Lo precisa in una nota il ministero dell’Economia dopo il via libera parlamentare al provvedimento. Nel dibattito degli ultimi giorni alla Camera, afferma il Tesoro, «la polemica politica ha spesso preso il sopravvento sulla realtà dei fatti così che alcuni interventi hanno prospettato effetti del provvedimento del tutto fantasiosi e infondati».

«In particolare – sottolinea Via Venti Settembre – in merito alle nuove regole relative alla partecipazione al capitale della Banca d’Italia, nessun ‘regalò è stato fatto alle banche, perchè la rivalutazione del capitale e una più equilibrata ripartizione delle quote di partecipazione alla Banca d’Italia non comportano alcun onere per lo Stato».  «La riforma di un assetto risalente al 1936 – aggiunge il Tesoro – era peraltro divenuta ormai urgente in vista dell’entrata in vigore del nuovo sistema unico di supervisione bancaria in ambito europeo». «I contenuti – spiega il Tesoro – e gli effetti del decreto legge sono stati ampiamente illustrati e discussi dal ministro dell’Economia in due audizioni presso le commissioni competenti di Camera e Senato».  «Nel corso dell’esame del provvedimento – aggiunge il ministero dell’Economia – sono stati approvati emendamenti di iniziativa parlamentare con il parere favorevole del governo».

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