Letta sale al Colle da Napolitano. Renzi: “Benissimo, era ora”

Si aprono nuovi e imprevedibili scenari sulla via delle riforme e sulle elezioni

ROMA – “Lunedì, dopo avere consultato il Capo dello Stato, prenderò una iniziativa per sbloccare la situazione”. A qualche migliaio di chilometri da Roma, il Presidente del Consiglio Enrico Letta, da Sochi, in una affollata conferenza stampa, Enrico Letta ha spiegato di essersi preso “24 ore di ossigenazione da tutti i punti di vista. C’è bisogno di un forte impegno per sbloccare la situazione politica e dopo il mio rientro a Roma, già da lunedì, credo che prenderò un’iniziativa, dopo essermi consultato col capo dello Stato, per sbloccare la situazione e credo che ci siano tutte le condizioni”. Ma per evitare ogni equivoco ha voluto affidarsi a Twitter: “La settimana prossima dopo essermi consultato col Capo dello Stato assumerò un’iniziativa per arrivare al nuovo patto sul programma”. Ma Letta, guarda con un misto di apprensione e fiducia a quello che potrebbe consumarsi alla Direzione del Pd, prevista da qui a pochi giorni: “Mi fido e ho fiducia nei vertici del mio partito e credo che questa iniziativa che assumerò possa avere effetti positivi”. Ma visto il clima di sportività, complici le Olimpiadi invernali, Letta, non ha perso l’occasione di mandare un segnale al suo Segretario: “So quanto il gioco di squadra sia fondamentale nello sport e nella sua organizzazione”, “lo sport non è un ‘one man show’ ma un gioco di squadra dove tante professionalità e persone giocano insieme”. E Renzi, in Sardegna per la campagna elettorale regionale, legge in questa maniera la salita di Letta al Colle:  “Benissimo, era ora. Adesso non ci rimane che aspettare. Mi accusano di aver scritto le regole con Berlusconi – ha spiegato durante il suo intervento -. Abbiamo pensato che le regole del gioco si potevano scrivere da soli, anche noi. Ma scriverle insieme è un valore civile e educativo per i nostri figli. E non si scambi il Parlamento per un ring dove si fa la box. Regole insieme con Berlusconi – ha aggiunto Renzi – per poi sconfiggerlo con rispetto e convinzione che siamo una cosa diversa. Ma per vincere bisogna convincere quelli che la volta scorsa hanno votato per il centrodestra. Altrimenti se non li convinciamo noi poi ci tocca fare il governo insieme”. Ora, però, la palla è girata davanti alla porta della Direzione del Pd, che dovrà scegliere quale sarà il futuro del Governo. Renzi potrebbe avere un chiaro obiettivo, quello di dare disco verde al rimpasto, magari con uomini a lui vicini, e successivamente incassare la riforma elettorale. Poi, fatto questo, sarebbe un gioco da ragazzi far cadere il Governo ed andare ad elezioni anticipate, magari nell’autunno di questo anno e senza aspettare il 2015. Letta reggerà questo stillicidio? Lo reggerà la l’area popolare? Lo reggerà soprattutto l’attuale minoranza di sinistra nel partito, ma che ha ancora dei numeri pesanti in parlamento? Non lo sappiamo, indichiamo solo possibili scenari. E ultimo, ma non ultimo, potrebbe anche essere quello, che in molti nel partito democratico definiscono suicida, di un Renzi a Palazzo Chigi senza passare per le urne. Noi pensiamo, che se lo scenario potrebbe essere anche questo. E se così fosse, la ferita questa volta sarebbe difficilmente rimarginabile. Ma il nostro è solo un pessimo scenario e ce ne scusiamo con i protagonisti…

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