L’Italia di oggi. Venti milioni di cittadini a rischio povertà

Un esercito di senza lavoro, disoccupati, incapienti, pensionati, precari

ROMA – Mentre entra nel vivo, con l’avvio del dibattito parlamentare, la discussione sui provvedimenti predisposti dal governo in materia di economia, di lavoro in particolare con il decreto Poletti, l’Istat introduce un nuovo dato, l’occupazione del tutto inedito,che disegna un quadro più che preoccupante per quanto riguarda. L’Istituto di statistica, senza alcun commento come è sua abitudine fa sapere che  circa  un milione le famiglie  è senza lavoro nel nostro Paese.

Più di un milione vive senza redditi da lavoro

Per l’esattezza sono 1 milione e 130 mila i nuclei che “vivono” senza redditi da lavoro: tra questi, quasi mezzo milione (491 mila) corrisponde a coppie con figli, mentre 213 mila sono con un solo genitore. Il numero delle famiglie dove tutte le forze lavoro sono in cerca di occupazione- prosegue l’Istat risulta in crescita del 18,3% rispetto al 2012 (+175 mila in termini assoluti). E nel confronto con 2 anni prima il rialzo supera il 50%, attestandosi precisamente al 56,5%. Si tratta quindi di  “case” dove non circola denaro, ovvero risorse che abbiano come fonte il lavoro.  Come vivono queste famiglie? Non si sa bene, la ricerca  non lo dice. Si possono fare delle ipotesi pensando a redditi da  da capitale,   rendite da affitto,  indennità di disoccupazione, o ancora  redditi da pensione, con cui tira avanti una intera  famiglia, figli e nipoti magari, disoccupati . Sia come sia non si tratta certamente di una bella vita. I redditi da capitale sono certamente riservati a poche persone che  non entrano a far parte di chi deve arrangiarsi, spesso vivere alla giornata.  

Nessun bonus per più di 4 milioni senza reddito

Ancora peggio stanno  gli incapienti , circa 4 milioni e mezzo di persone, coloro che  hanno redditi inferiori a otto mila euro ai quali Renzi aveva promesso che avrebbe dato un bonus di 24 euro mensili, poi ci ha ripensato perché la coperta era corta e sono rimasti esclusi il premier aveva detto che i soldi erano stati trovati e che solo i “gufi”  affermavano il contrario. In realtà le coperture sono state trovate all’ultimo momento. C’è anche chi mette in dubbio ma ammettiamo che lo siano. Per gli incapienti se ne  riparlerà non si sa quando e come. Numeri che riguardano anche i disoccupati. Sempre l’Istat rende noto che sono ben 3.293.000  pari al 13%, percentuale che sale al 42,5% per i giovani fra 15 e 24 anni. Per non parlare dei precari.

I provvedimenti del governo sono acqua fresca

Volendo si può completare il quadro della situazione economica di tanta parte dei cittadini italiani. Vediamo. Il 45% dei pensionati Inps vive con meno di  1000 euro al mese, 2,6 milioni godono, si fa per dire, di pensioni al di sotto dei 500 euro. Sempre ì’istituto di statistica rende noto che per circa 20 milioni di italiani si sfiora l’indice di povertà, indice che si divide in relativa e assoluta. Un quadro a fronte del quale i diversi provvedimenti annunciati dal governo, il decreto Poletti sul lavoro,il Def, la vecchia finanziaria, il jobs act sono, acqua fresca, quando non sono acqua sporca.I numeri sono eloquenti ma danno una immagine fredda della situazione. La povertà la si avverte da grandi e piccole cose. 

Il degrado colpisce  ancora le periferie delle città

Le periferie delle  città sono tornate alla situazione di tanti anni fa, il degrado ha di nuovo colpito i quartieri delle periferie, servizi inadeguati, fame di case mentre centinaia di migliaia di appartamenti sono sfitti ,manifestazioni piene di rabbia, di esasperazione,come quelle di Roma dove la violenza prende il posto della protesta ,  qualche poliziotto perde la testa e scambia una ragazza per uno zaino e la prende a calci. Sempre  più nei mercati rionali gli  anziani, quando i banchi smontano, vanno alla ricerca di prodotti di scarto, gettati per terra. E quando si fa buio ci sono i “ visitatori” dei cassonetti, non migranti alla ricerca di qualcosa da rivendere, ferro, rame, ma persone che frugano sperando di trovare qualche avanzo per rimediare il pasto. Le mense della Caritas e di alytre associazioni sono sempre più frequentate. Infine chi dorme in auto, con la polizia che chiude un occhio. Lo stato del Paese è questo. C’è chi fa finta di non vedere,  non sapere. A volte guardando qualche talk show viene da chiederci  perché questa realtà del nostro paese viene mai presentata  e quando lo è solo dpassaggio. Così quando ascoltiamo le sedute della Camera e del Senato: la nostra sensazione è che parlino di un Paese che non c’è, che la sofferenza di milioni di donne e uomini sia estranea alla politica, cattiva politica.

Condividi sui social

Articoli correlati