Manifestazione Roma, un corteo da 30mila anime

ROMA – L’unico momento di incertezza vero nel corteo organizzato da movimenti e diverse realtà quali centri sociali, no Tav, movimenti per l’acqua pubblica, studenti e disoccupati, che ha sfilato questo pomeriggio per le vie di Roma, si è vissuto proprio al termine della manifestazione indetta per protestare contro il comizio del leader della Lega Matteo Salvini in un’altra piazza di Roma, piazza del Popolo.

“Siamo troppi, siamo  oltre 30mila e in piazza Campo de’ Fiori non ci entriamo – ha detto dall’improvvisato palco mobile uno degli organizzatori della manifestazione – per questo dobbiamo tornare indietro e concluderemo la nostra azione di protesta al Colosseo”.E così, anche tra la sorpresa delle forze di polizia che presidiavano la centrale piazza Sant’Andrea della Valle, a due passi dal Senato, la coda del corteo che doveva ancora giungere, è stata bloccata e di fatto è divenuto la testa del lungo serpentone di manifestanti che si è rimesso in moto percorrendo via delle Botteghe Oscure, piazza Venezia e i Fori Imperiali già percorsi poco prima.Si è concluso, così il corteo che aveva suscitato  più di una preoccupazione tra le forze dell’ordine ma che, in realtà, non ha fatto registrare alcun momento di tensione.

 Un corteo quasi festoso, con tanti slogan anti Salvini ma anche anti governo, al quale hanno preso parte anche sigle tra le quali l’Anpi, i Cobas, molte organizzazioni di migranti, tra cui gruppi di palestinesi curdi con le loro bandiere.”Salvini sta dicendo nella sua piazza semivuota  – ha annunciato un altro organizzatore dei movimenti – che siamo quattro gatti e che dobbiamo andare a lavorare ed evitare le violenze che provochiamo. Oggi c’è la dimostrazione che siamo il doppio di fascismo e leghismo, al falso storico dell’immigrazione che ci sta invadendo e togliendo lavoro”.Tutto questo mentre dalla folla  si alzava un invito: “Andiamo a piazza del Popolo”, non raccolto da chi ha organizzato questa imponente manifestazione che poco prima aveva ricordato: “Questo corteo poteva essere piuma o ferro, abbiamo scelto di essere piuma”.Effettivamente anche gli organizzatori sono rimasti stupiti dalla risposta che la città di Roma ha dato all’arrivo di Salvini e dall’appoggio avuto da Casapound. Per tutti ha parlato il leader dei Cobas Piero Bernocchi: “Roma mi pare che oggi – ha detto – sta dando indicazioni ad altre città. Bisogna non abbandonare i territori a questa gente che, come dimostra la destra francese di Le Pen, può diventare pericolosissima.Agli italiani  – ha poi aggiunto – che hanno spesso la memoria corta, siamo venuti a ricordare le falsità di Salvini, leader di un partito i cui vertici sono tutti inquisiti per corruzione, un uomo che non ha mai lavorato in vita sua, che ha fatto parte di un partito che per 16 anni ha governato questo paese provocandone lo sfascio e aumentandone la corruzione. Lo stesso Salvini che tuonava contro ‘Roma ladrona’ e che ora si trova qui a imbonirsela. Lo stesso Salvini che voleva fare gli accordi con la Baviera e portava ad esempio le politiche della Germania e oggi si dice anti-Merkel. Gli italiani stanno dimostrando, in molta parte, di non abboccare alle sue falsità e che a chi ha veramente impoverito il nostro paese, cioè la Lega e i suoi soci di centrodestra, deve rendere conto mentre gli viene svontolato sotto il naso lo spauracchio dell’immigrazione”.

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