Al Macro i precari contestano Brunetta. IL VIDEO

Il ministro della Pubblica Amministrazione e Innovazione fugge senza concedere alcun dialogo ai manifestanti

ROMA – Si fa presto a parlare di innovazione, di efficienza, di lotta ai fannulloni, di rivoluzione nel mondo della Pubblica Amministrazione, quando nei fatti non ci si deve confrontare con una realtà fatta di scarsità di risorse, di tagli alla spesa pubblica, di contratti di lavoro miserevoli non rinnovati, di straordinari non pagati. Ben diversa è la musica quando la realtà bussa alla nostra porta e ci mostra la verità di una situazione che sbugiarda ogni slogan, ogni frase ad effetto, ogni convegno con platea accondiscendente e si preferisce fuggire dalla porta di servizio, negando l’evidenza di lavoratori e precari che svolgono il loro compito con diligenza ed impegno, ma non hanno nessuna garanzia per il futuro. Solo minacce, offese e punizioni.

 

Questo è quello che è successo al nostro ministro della Pubblica Amministrazione e Innovazione Renato Brunetta durante il convegno “I Giovani innovatori”, nell’ambito della Giornata nazionale dell’Innovazione 2011, presso il Macro di piazza Giustiniani. Il ministro aveva appena concluso il suo intervento, ripetendo la solita solfa di risultati raggiunti e di successi nell’organizzazione della amministrazione statale (del tutto opinabili), quando un gruppo di militanti della “Rete precari della pubblica amministrazione” si è alzato dalla platea ed é salito sul palco per poter spiegare le proprie ragioni di protesta e rivendicare le loro legittime aspettative di stabilizzazione. Appena è stata pronunciata la parola “precari”, Brunetta è letteralmente fuggito senza concedere alcun confronto e pronunciando la frase offensiva  “Siete la peggiore Italia. Con voi non ci parlo”. Ovviamente é stato inseguito fino alla sua macchina dai contestatori che gli gridavano “buffone, vergogna”. Ogni tentativo di dialogo è stata frustrata dallo stesso ministro che si è infilato immediatamente nell’auto di servizio e ha abbandonato il convegno, rischiando persino di investire uno dei portavoce dei precari che si era frapposto tra lui e l’automobile. Così il portavoce dell’Idv Leoluca Orlando ha commentato lo scontro del ministro Renato Brunetta con il gruppo dei precari: “Il ministro Brunetta è indegno del suo ruolo.

 

L’ignobile offesa fatta ieri ad alcuni precari, che volevano semplicemente conferire con lui, è vergognosa e inqualificabile: si dovrebbe dimettere, chiedere scusa a chi lavora e paga il suo stipendio e andare a nascondersi. Non è un ministro all’altezza”. I manifestanti, circa una trentina, lavoratori di Sviluppo Lazio, Formez, Italia Lavoro, avevano scritto sullo striscione “Si scrive innovazione, si legge precarietà”. Il ministro Brunetta del resto non è nuovo ad uscite come queste e ha già dimostrato più volte di non riconoscere il ruolo svolto dai precari che, a suo avviso, anche se hanno lavorato per anni per la Pubblica Amministrazione tamponandone le numerose falle, una volta chiuso il loro contratto di lavoro, dovrebbero essere mandati tutti a casa, non ricordandosi (da buon ex-socialista) che da anni persiste il blocco delle assunzioni per tutelare la stabilità dei conti pubblici e che le peggiori riforme del mercato del lavoro in tema di precarietà sono state varate proprio dal Governo Berlusconi di cui lui fa vanto di farne parte (si pensi alla cosiddetta Legge Biagi).

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