Wikileaks. I documenti che fanno tremare i potenti. Gli affari tra l'”incapace” Berlusconi e Putin

ROMA – Continua nella rete la diffusione dei documenti segreti divulgati da Wikileaks e ora pubblicati da tutti gli organi di stampa internazionale.

Certo ci vorranno giorni prima che le migliaia di files  Top Secret possano essere letti e interpretati. Intanto arrivano le prime indiscrezioni anche sull’Italia. Da quanto si apprende dal New York Times tra  il presidente russo Vladimir Putin e il premier Silvio Berlusconi ci sarebbero dei stretti legami affaristici. Nella relazione del Dipartimento di Stato americano  si parlerebbe di regali lussuosi e di contratti energetici molto redditizi siglati tra i due esponenti, tanto da far sembrare il cavaliere agli occhi dei diplomatici d’oltreoceano  una sorta di portavoce di Putin. Ma non solo. Il NYT parla anche si una figura “ombra”, di un mediatore, inserito perfettamente tra i due uomini politici. Il giornale spagnolo afferma che i documenti del Dipartimento di Stato  ”pongono in evidenza il sospetto americano che la politica russa sia nelle mani di Valdimir Putin, giudicato un politico di stampo autoritario, il cui stile macista gli consente di collegarsi perfettamente con Silvio Berlusconi”.

A giudicare dalle rivelazioni contenute nei documenti ci potrebbero essere inequivocabili riferimenti al dossier dossier Eni-Gazprom e di conseguenza al progetto South Stream, che prevede  la costruzione di un gasdotto che dovrebbe portare il gas direttamente dalla Russia all’Unione europea. Ma gli affari tra Italia Russia potrebbero andare oltre e coinvolgere anche la più grande azienda a partecipazione pubblica, recentemente finita sotto inchiesta, la Finmeccanica, la quale ha già firmato un accordo da un miliardo di euro proprio con la Russia, per approvigionamenti militari.

Probabilmente per questi motivi il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, avrebbe chiesto all’inizio di quest’anno alle ambasciate americane a Roma e Mosca informazioni su eventuali  investimenti personali  dei premier Silvio Berlusconi e Vladimir Putin che possano condizionare le politiche estere o economiche dei rispettivi paesi. Così riporta il tedesco Der Spiegel.

Anche dall’autorevole spagnolo El Pais, emergono altre notizie inquietanti, che parlano delle feste selvagge di Berlusconi e della sfiducia che i suoi comportamenti suscitano a Washington.  
Ma siamo solo all’inizio. Elizabeth Dibble, l’incaricata d’affari americana avrebbe giudicato Berlusconi in un documento inviato a Washington,  come un uomo “incapace, vanitoso e inefficace come leader europeo moderno”. Almeno è questo quanto pubblicato dal Guardian inglese. Ma non solo. Il presidente del Consiglio, avrebbe scritto sempre Dibble  “è un leader  fisicamente e politicamente debole le cui  frequenti lunghe nottate e l’inclinazione ai party significano che non si riposa a sufficienza”. Insomma agli occhi degli americani Berlusconi sarebbe un “incapace”.

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