E’ Covid-19 o influenza? Un sensore potrebbe dirtelo in 10 secondi

Un sensore basato su nanomateriali rileva l’influenza e il COVID-19 molto più rapidamente rispetto ai test convenzionali.

Hai tosse, mal di gola e congestione? Qualsiasi virus potrebbe essere il responsabile. I test convenzionali possono identificare alcuni probabili colpevoli basandosi su reazioni chimiche, ma alcuni ricercatori vogliono sommare la chimica con i cambiamenti elettrici rilevati dai nanomateriali.

Alcuni scienziati dell’Università del Texas ad Austin riferiscono di utilizzare un nanomateriale dello spessore di un singolo atomo per costruire un dispositivo in grado di rilevare contemporaneamente la presenza dei virus che causano COVID-19 e l‘influenza, a livelli molto più bassi e molto più rapidamente rispetto ai test convenzionali per entrambi.

I ricercatori presenteranno i loro risultati al meeting primaverile dell’American Chemical Society, ACS Spring 2023, un incontro che si terrà dal 26 al 30 marzo a Indianapolis.

!I sintomi dell’influenza e del COVID-19 si sovrappongono notevolmente, rendendo difficile distinguerli”, osserva il ricercatore Deji Akinwande. “Quando entrambi questi virus circolano insieme, come hanno fatto all’inizio di questo inverno, sarebbe immensamente utile disporre di un sensore in grado di rilevare simultaneamente se si è stati colpiti dal COVID o dall’influenza”, afferma.

Akinwande, che lavora presso l’Università del Texas ad Austin, afferma che il dispositivo che lui e i suoi colleghi stanno sviluppando potrebbe essere modificato per testare anche altre infezioni.

Professor Deji Akinwande

Il gruppo di ricerca ha costruito l’innovativo dispositivo utilizzando il grafene, un singolo strato di atomi di carbonio disposti in un reticolo esagonale. La sua estrema sottigliezza rende il grafene altamente sensibile a qualsiasi cambiamento elettrico nel suo ambiente. Akinwande e altri ricercatori vedono un enorme potenziale nell’usarlo e altri nanomateriali simili per creare sensori per molte applicazioni diverse.

“Questi nanomateriali ultrasottili generalmente detengono il record per la migliore sensibilità, anche fino al rilevamento di singoli atomi, e possono migliorare la capacità di rilevare quantità molto piccole praticamente di tutto ciò che deve essere rilevato, che si tratti di batteri o virus, in gas o nel sangue”.

Il sensore ha funzionato rapidamente, restituendo risultati entro 10 secondi dall’inserimento di un campione. In confronto, i test COVID-19 convenzionali possono richiedere minuti o ore, a seconda del tipo, e un doppio test COVID e influenza recentemente autorizzato dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti impiega circa mezz’ora per produrre risultati.

Akinwande e il suo gruppo stanno lavorando per migliorare ulteriormente le prestazioni del sensore, anche ampliando la lista dei virus che può rilevare.

Con il finanziamento della National Science Foundation, stanno sviluppando un sensore progettato per testare le varianti SARS-CoV-2, come omicron e delta. Mentre attualmente si stanno concentrando su un design a due varianti, il test potrebbe essere adattato per identificare simultaneamente molto di più.

Condividi sui social

Articoli correlati