Per dar vita alla transizione verde ci vuole coraggio e fiducia

Stando ai dati dell’Unione Europea sono troppe le intenzioni, spesso infondate e fuorvianti, che le imprese stanno comunicando. Eppure i mercati e soprattutto gli investitori hanno bisogno di certezze

D’altra parte la stessa Unione Europea ha stabilito degli obiettivi ambiziosi per la decarbonizzazione dell’economia entro l’anno 2050.

I cittadini e le imprese sono quindi chiamati a rispondere con iniziative coraggiose per raggiungere l’azzeramento delle emissioni di CO2 nei prossimi decenni.


Ma come? Per raggiungere questi obiettivi sono necessari cambiamenti radicali nel modo di produrre, di trasportare e di utilizzare beni e servizi. Ma c’è un altro elemento fondamentale, ovvero la fiducia.

Sappiamo che i consumatori sono alquanto confusi riguardo alle scelte giuste da fare per garantire che i beni e i servizi che utilizziamo siano prodotti in modo sostenibile.
Esiste una sconcertante varietà di etichette che affermano che i prodotti sono “verdi” o “sostenibili” e che spesso aggiungono confusione piuttosto che fare chiarezza.
Inoltre, verificare l’accuratezza e l’affidabilità di queste etichette spesso non fa altro che minare la fiducia dei consumatori.

Uno studio del 2020 della Commissione europea ha rilevato che il 53% delle affermazioni ambientali fatte dalle aziende era fuorviante o addirittura infondato, mentre il 40% era privo di qualsiasi fondamento.

Insomma, sia i consumatori che gli investitori hanno bisogno della certezza di sostenere progetti che contribuiranno oggettivamente a decarbonizzare l’economia.Anche perché senza massicci investimenti non saremo in grado di realizzare l’agognata trasformazione della nostra economia, delle imprese e dei settori energetici.

La regolamentazione che stabilisce nuovi standard è essenziale per definire la direzione che le imprese devono seguire. Ma le regole da sole non bastano. Dobbiamo quindi garantire che gli investitori dispongano di informazioni accurate e comparabili sull’impatto che le aziende hanno sull’ambiente per guidare le loro decisioni di investimento.

La fiducia, da parte dei consumatori e delle imprese, è quindi essenziale.

L’UE continua ad adottare misure per rafforzare la fiducia nelle dichiarazioni ecologiche delle società e per fornire agli investitori un quadro affidabile per orientare dove investire i loro soldi.
Le regole sulle dichiarazioni “Green” sono attualmente in discussione tra i governi nazionali e gli eurodeputati. Una volta concordate e attuate, queste norme renderanno più facile per i consumatori decidere quali prodotti acquistare e quindi incoraggiare la produzione sostenibile.

La legislazione dell’UE sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale e le norme di accompagnamento richiederanno alle aziende di essere più trasparenti su come vengono realizzati i loro prodotti e i servizi, in modo che i consumatori privati e le imprese possano prendere decisioni di acquisto e investimento sulla base di dichiarazioni affidabili e verificabili.

La verificabilità: una parola chiave

Costruire la fiducia collettiva nelle azioni intraprese in nome della sostenibilità sarà essenziale per guidare la transizione verso un’economia di neutralità carbonica.

È qui che il settore Testing, Ispezione e Certificazione (TIC) può fare la sua parte nella transizione. 

Il Tic offre servizi di valutazione della conformità a una vasta gamma di settori industriali:  dall’energia e servizi di pubblica utilità, al cibo, all’agricoltura e ai prodotti chimici, nonché su questioni che interessano i settori industriali, come il cambiamento climatico e l’intelligenza artificiale.

Quando si tratta di rendicontare l’impatto ambientale delle attività delle aziende, terze parti indipendenti e accreditate possono stabilire la fiducia che finora è mancata. 

Inoltre, l’applicazione di norme riconosciute a livello UE o internazionale, compresi i quadri di sostenibilità istituiti dall’Organizzazione internazionale per le norme (ISO), garantisce la comparabilità per i consumatori, gli investitori e le imprese.

Il settore TIC vanta competenze tecniche di lunga data e una profonda conoscenza dei processi. Li utilizza per aiutare le aziende a riportare le proprie prestazioni di sostenibilità in modo standardizzato e verificabile.

L’UE ha compiuto enormi progressi nell’istituire i quadri normativi necessari per guidare una transizione verde di successo. Ora, mentre passiamo all’attuazione, dobbiamo garantire che questa ambizione corrisponda a un aumento della fiducia.

Cos’è il Tic Council

Il TIC Council è un’associazione internazionale senza scopo di lucro che funge da portavoce dell’industria dei test, delle ispezioni e delle certificazioni. Il TIC Council riunisce oltre 100 aziende e organizzazioni associate attive in più di 160 paesi, in tutti i continenti e che parlano con una sola voce in tutto il mondo.

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