Attenti a Grillo, fa strame della Costituzione

ROMA – Non si può prendere sotto gamba il comizio di Beppe Grillo e neppure quel grido di Casaleggio che nel dichiararsi “populista “  dice chiaramente che quanto prevede la nostra Costituzione in tedma di istituzioni deve essere stracciato.

Il rapporto deve essere direttamente fra il capo e il popolo , così come in tutti i paesi retti da dittatori. E l’ ex comico, che non fa più ridere, una maschera tragica, va più in là. Nel suo linguaggio funereo vuole eliminare, Regioni, Comuni, andare “oltre” i sindacati  ai  “cadaveri di questi partiti- dice- diamo l’estrema unzione”.  I  partiti  certamente devono cambiare, rinnovarsi,ritrovare un rapporto con i cittadini, recuperare la loro fiducia ma  , senza di loro non c’è democrazia. Francamente non ci trastulliamo, come fa parte dei media, nella conta dei partecipanti.  Grillo stesso ringrazia  Mentana che avrebbe annunciato , non lo abbiamo sentito e lo mettiamo al condizionale, una presenza fra le cent e le centocinquanta mila persone. Poi La 7 parla di quarantamila presenze, altri giornali ancora meno, trentamila,mentre gli organizzatori grillino avevano puntato almeno a centomila presenze. Le cronache raccontano che Grillo, in genere molto logorroico ha parlato per una mezzora e ascoltato lui la piazza ha cominciato a svuotarsi. Casaleggio non  ha trovato grandi accoglienze e molti partecipanti non hanno atteso Dario Fo e le sue grida. Ma anche se fossero stati tre gatti e trenta, quaranta mila persone, non sono tre gatti, quello che Grillo ha detto, fra gli applausi dei presenti, è di una gravità eccezionale

L’ex comico punta ad eccitare la piazza su falsi obiettivi

Fa strame della Costituzione,  punta ad eccitare la folla  , a mobilitarla attorno ad obiettivi che  esistono solo nella sua mente. E per far questo,  forse  il fatto più grave, richiama grandi figure della storia e del prsente , come Sandro Pertini e  papa Francesco.  Ricorda che nella piazza in cui sta parlando il Presidente della Repubblica tenne un grande comizio contro il governo Tambroni  appoggiato dai fascisti del Msi. L’accostamento  è senza pudore venendo  da  chi come lui  strizza l’occhio all’estrema destra francese, quella guidata della Le Pen, in vista delle prossime elezioni europee.  E dare la patente di “grillino” a Francesco, seppur da parte  di un ex  comico, non crediamo faccia molto piacere all’inquilino del Vaticano:   Così come  l’attacco portato ad un altro inquilino, quello  del Quirinale. An cora una volta Grillo  bluffa con il suo popolo, inganna la piazza che lo ascolta, indicando obiettivi che sono non percorribili.  Ha di nuovo parlato di impeachment, accusando Napolitano di ogni possibile reato. 

La parola impeachment non esiste nella Costituzione

Grillo  fa finta di non sapere che nella Costituzione italiana non esiste la parola impeachment. Cosa grave non ,lo ricordano neppure i cronisti, sempre distratti quando Grillolancia i suoi anatemi. La Costituzione che il Capo dello Stato non porta responsabilità degli atti istituzionali che compie. Può essere messo in stato di accusa solo per alto tradimento o  attentato alla Costituzione.. Grillo stesso dice al suo popolo che  l’impeachment , che, ripetiamo, non previsto, nella legislazione italiana,non verrebbe mai votato. Ma intanto incita all’odio, al disprezzo nei confronti del Presidente.

La Carta non prevede  referendum su trattati internazionali

E già che  c’è mobilita la piazza  per  raccogliere le firme per indire un  referendum per abolire l’euro. Crassa ignoranza, ovviamente voluta,per creare uno stato di tensione. La Costituzione anche in questo caso in questo caso parla chiaramente.” Non è ammesso il referendum-recita l’articolo 75- per le leggi tributarie e di bilancio , di amnistia e di indulto , di autorizzazione a ratificare trattati internazionali  Si tratta di tre articoli della Carta, il 79,l’80 e l’81. Se Grillo finge di ignorarli  i cronisti forse dovrebbero,per la completezza dell’informazione, ricordarli.ma la Carta non fa spettacolo.Grillo s, anch se di pessimo gusto.

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