“È stato un errore rinunciare alla scrittura. La scrittura ti struttura la vita e le idee, e spesso finisce per mettere ordine nel caos dell’esistenza”.
È con un pizzico di amarezza che Nathan Fawles, il grande scrittore protagonista de “La vita segreta degli scrittori”, ultima fatica letteraria di Guillaume Musso, edita da La Nave di Teseo, pronuncia queste parole in un momento cruciale della narrazione. Ma allora perché lo scrittore più letto e più amato di Francia ha deciso di ritirarsi a vita privata sulla Misteriosa Isola di Beaumont al culmine del suo successo, smettendo definitivamente di scrivere e di interfacciarsi col suo pubblico? È da questo primo mistero che prende avvio un intreccio che tiene col fiato sospeso il lettore fino al sorprendente epilogo. Ma andiamo con ordine.
È appena iniziato l’autunno quando sull’Isola di Beaumont, dove il burbero letterato Nathan Fawles è in volontario e apparentemente inspiegabile esilio da oltre vent’anni, sbarcano gli altri due protagonisti della storia: il giovane aspirante autore Raphael, che si è trasferito sull’Isola per lavorare come commesso nella piccola libreria della cittadina, e l’affascinante giornalista Mathilde Monney, entrambi, anche se per motivi diversi, decisi a svelare il mistero dello scrittore “fuori dal mondo”. Quando sull’Isola viene ritrovato il cadavere di una donna, orrendamente uccisa e mutilata, che, in qualche modo, sembra essere collegata al passato di Fawles, il mistero si infittisce. Lo scrittore, generalmente scostante e impenetrabile, decide di chiedere aiuto a Raphael, soprattutto per comprendere meglio quali sono le motivazioni che hanno spinto Mathilde a indagare su questi fatti di sangue che sembrano essere legati a un vecchio caso di cronaca nera mai risolto, riguardante lo sterminio di un’intera famiglia, e stranamente connesso al passato di Fawles.
Tra strani omicidi, amori struggenti e una misteriosa macchina fotografica perduta, che ha persino “attraversato l’oceano”, rivelando segreti che sembravano ormai sepolti per sempre, questo thriller elegante e raffinato, svela ancora una volta il grande talento di Musso nel costruire storie che scaturiscono da un’apparente normalità, per poi irrompere con prepotenza a sconvolgere la vita dei personaggi, sollecitando l’immaginazione del lettore. Col suo stile pulito e ammaliante, Musso intesse un intreccio narrativo colorato e vivace come un quadro, ma, allo stesso tempo, lugubre e misterioso, dipingendo protagonisti dalla personalità forti, attraverso vari punti di vista, e lasciando sullo sfondo un’isola “letteraria”, rigogliosa, ma diffidente verso gli “stranieri”, che spesso diventa protagonista a sua volta. I vari personaggi, in particolar modo il giovane Raphael, che sogna di emulare il suo eroe Fawles, diventando un grande scrittore a sua volta e uscendo dal guscio della timidezza e dell’insicurezza, subiscono tutti profondi cambiamenti, talvolta traumatici, crescendo esponenzialmente e anche in modo imprevedibile, pagina dopo pagina. Musso è in grado di giocare col lettore, aprendo e chiudendo piccoli scrigni di indizi e verità in questa storia elettrizzante che, alla fine, si rivelano essere tutti parte di un grande gioco letterario in cui realtà e fantasia si fondono e non c’è più discrimine tra “vero” e “verosimile”. Proprio come nella vita.