“L’Inganno perfetto”: un thriller dal finale a sorpresa

Roy Courtnay è un incallito truffatore, ormai in là con gli anni, che passa da un raggiro all’altro, assieme al suo socio, Vincent.

Deciso a trasferirsi in qualche paradiso tropicale, Roy, interpretato da Ian McKellen, si lancia in un’ultima truffa, adescando un’anziana vedova su un sito di incontri. Si tratta di Betty McLeish, interpretata da Helen Mirren, una docente universitaria in pensione alla quale è appena morto il marito e che è desiderosa di rifarsi una vita. Tra Roy e Betty scatta subito la scintilla e, nonostante le proteste del diffidente nipote Steven, la donna decide di invitare Roy a vivere con lei. 

Roy non si lascia sfuggire l’occasione e coinvolge subito Betty in un ardito investimento finanziario, con l’obiettivo di sottrarle tutti i cospicui risparmi di una vita. Per sugellare l’affare fatto insieme, Betty invita Roy a fare un viaggio a Berlino, durante il quale, grazie all’intervento di Steven, si scopre che Roy non è affatto chi dice di essere, ma nasconde un’identità segreta, sin dai tempi del Dopoguerra. Ma qualcosa non torna: chi sta ingannando davvero chi? Forse Roy Courtnay si ritroverà a fare i conti con un rivale furbo tanto quanto lui. O, meglio, con un passato oscuro che era sicuro di aver sepolto per sempre.

“L’Inganno perfetto” è un thriller dal finale a sorpresa e dai risvolti drammatici e toccanti. È un film del 2019 che ha avuto un discreto successo al botteghino ed è diretto da Bill Condon. La pellicola scorre veloce verso un epilogo che lascia lo spettatore letteralmente a bocca aperta. La coppia di arzilli vecchietti, interpretata da Helen Mirren e Ian McKellen, ci conduce attraverso i sentieri della vendetta e del perdono che accompagnano entrambi durante tutta la loro vita, fino al loro incontro. Un incontro, evidentemente, “studiato” e nient’affatto casuale.

Le atmosfere inquietanti che riportano al secondo Dopoguerra, ricordano, in parte, un altro thriller interpretato da Ian McKellen e tratto da un racconto di Stephen King. Si tratta de “L’allievo”, una pellicola molto inquietante e intensa, diretta da Bryan Singer nel 1998. In questo film un ragazzino della provincia americana scopre che il suo anziano e apparentemente innocuo vicino di casa, Arthur Denker, è in realtà un ex criminale nazista che ha vissuto una vita intera sotto mentite spoglie, dopo essere fuggito.

Tra il personaggio di Roy e di Arthur, entrambi interpretati magistralmente da Ian McKellen, ci sono molti punti in comune e l’atmosfera allarmante di entrambe le pellicole ammalia e seduce chi guarda, fino all’epilogo. Nel corso della narrazione, lo spettatore intuisce che, probabilmente, quello ordito dal truffatore Roy non è l’unico inganno della storia, ma il finale resta comunque estremamente sorprendente. La verità si svela all’improvviso, rivelando molteplici fili narrativi che, solo nelle ultime scene, vengono ricondotti al bandolo finale di un’unica matassa.

Titolo originale: 

The Good Liar

   

Nazione: 

U.S.A.

Anno: 

2019

Genere: 

Drammatico

Durata: 

109′

Regia: 

Bill Condon

Sito ufficiale: 

www.goodliarmovie.net

 

Cast: 

Helen Mirren, Ian McKellen, Russell Tovey, Patrick Godfrey, Jim Carter, Jóhannes Haukur Jóhannesson, Celine Buckens, Mark Lewis Jones, Lily Dodsworth-Evans

Produzione: 

BRON Studios, Creative Wealth Media Finance, New Line Cinema

Distribuzione: 

Warner Bros Italia

Data di uscita: 

05 Dicembre 2019 (cinema)

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