Oggi Argotec,con quartier generale a Torino e una sede in Maryland, negli Usa, è una delle realtà che sta operando contro il tempo per poter far fruttare adeguatamente le risorse del Pnrr contribuendo a dare all’Italia innovazione e prestigio, centrando obiettivi ambiziosi.
Come la produzione del primo batch di dieci satelliti per la costellazione Iride di Osservazione della Terra, promossa dal Governo italiano e finanziata proprio con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un progetto dal valore complessivo di cento milioni.
È l’ulteriore tappa di una storia imprenditoriale dinamica e in continua evoluzione, quella che Argotec ha costruito in virtù della sua mission di azienda di ingegneria aerospaziale, concentrata sulla produzione di satelliti di piccole dimensioni e soluzioni di comfort per gli astronauti, per esploratori e futuri turisti spaziali. “L’uomo tornerà sulla Luna con nuove missioni”, afferma con cognizione di causa il fondatore e ceo di Argotec, David Avino.
E proprio attorno alla Luna ruotano due dei progetti ulteriori su cui l’azienda è impegnata. In un caso si tratta di una costellazione lunare di 24 satelliti battezzata Andromeda, che punta a garantire una comunicazione ad alta efficienza sull’intera superficie lunare, ma anche tra la Terra e la Luna e, un domani, tra la Terra e Marte; l’altro progetto si chiama Lumio ed è dedicato allo studio delle attività meteoritiche sulla Luna.
Henon è, invece, il satellite che Argotec sta sviluppando per scopi di previsione delle tempeste solari in orbita Dro.
Nel 2022 Argotec è stata, infatti, l’unica azienda al mondo ad avere due satelliti di piccole dimensioni operativi nello spazio profondo in altrettante missioni Nasa.
Argotec conta oggi 130 addetti, che diventeranno 200 entro il 2023 a seguito di un corposo piano di assunzioni in corso, con un fatturato di 35 milioni da contratti già firmati.