Ricerca. Dall’Enea l’innovativa terapia per curare il tumore al seno

Un team di ricercatori dell’ENEA ha recentemente sviluppato un prototipo rivoluzionario per migliorare il trattamento del cancro al seno attraverso la radioterapia, riducendo al contempo l’invasività del processo.

Questa innovazione, denominata ProBREAST, è stata presentata in occasione della Giornata Internazionale contro il tumore al seno, una giornata dedicata alla sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il prototipo ProBREAST è stato creato dai ricercatori presso il laboratorio ENEA di Acceleratori di Particelle e Applicazioni Mediche, situato nel Centro Ricerche di Frascati.

La caratteristica principale che lo rende unico è il trattamento del tumore al seno con il paziente in posizione prona, anziché supina, al fine di minimizzare i danni ai tessuti circostanti sani, come i polmoni e il cuore. Questo approccio non solo migliora la qualità e l’efficacia dell’irraggiamento, ma riduce anche la necessità di schermature pesanti nella sala di trattamento, rendendo il processo meno invasivo.

Le caratteristiche di ProBREAST lo rendono particolarmente adatto per i reparti di radioterapia, portando con sé benefici significativi in termini di costi, tempi di trattamento e riduzione delle liste d’attesa. Il prototipo è ora pronto per entrare in una fase successiva di ingegnerizzazione e commercializzazione da parte dell’industria.

ProBREAST è costituito da un tavolo che presenta un’apertura circolare attraverso la quale è mirato il bersaglio (la mammella).

Sotto il bersaglio è posizionata una sorgente di fotoni rotante composta da un piccolo acceleratore lineare di elettroni con energia di 3 MeV (milioni di elettronvolt), seguito da un convertitore elettroni-X, il tutto montato su una struttura girevole. Per garantire la sicurezza, l’apparato è schermato con una camicia protettiva di piombo progettata per contenere la radiazione diffusa nell’ambiente circostante.

Per caratterizzare la radiazione prodotta dalla sorgente, l’ENEA ha collaborato con l’Ospedale Oncologico IFO-IRE di Roma.

Concetta Ronsivalle, responsabile del laboratorio ENEA di Acceleratori di Particelle e Applicazioni Mediche, ha sottolineato l’importanza dell’innovazione e del dialogo con le imprese nel contesto della ricerca. Ha dichiarato che il loro obiettivo è di promuovere nuove tecnologie e favorire la collaborazione con il mondo produttivo, per creare progresso e benessere, come parte del progetto TECHEA (TECHnology for HEAlth).

Questo prototipo ProBREAST è stato sviluppato all’interno del Progetto TECHEA, condotto dalla Divisione ENEA di Tecnologie Fisiche per la Sicurezza e la Salute. L’obiettivo di questo progetto è creare e mettere in rete un’infrastruttura tecnologica per lo sviluppo, la validazione e la commercializzazione di prototipi basati su tecnologie fisiche per applicazioni in campo medico e sanitario. Questa attività viene svolta in collaborazione con le aziende interessate a commercializzare i prototipi più maturi.

Oltre ai sistemi di radioterapia, l’ENEA mette a disposizione dell’industria anche tecnologie come la sensoristica laser spettroscopica trasportabile per applicazioni alimentari, la sensoristica indossabile in fibra ottica per il monitoraggio dei pazienti durante diagnosi nucleari o radioterapie, e rivelatori di radiazione per dosimetria basati su cristalli e film di fluoruro di litio.

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