A Perugia l’intelligenza artificiale nella lotta contro l’Alzheimer 

Perugia, università pioniera nell’Uso dell’Intelligenza Artificiale nella lotta contro l’Alzheimer

La prestigiosa Università degli Studi di Perugia annuncia un progetto innovativo, ovvero l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per combattere la malattia di Alzheimer. Finanziato dalla Fondazione Perugia, questo progetto mira a creare un modello avanzato della malattia per assistere i medici nella diagnosi precoce e nel monitoraggio dell’evoluzione della patologia.

Il progetto, intitolato ‘Modelli basati su intelligenza artificiale per la diagnosi precoce, prognosi e gestione della malattia di Alzheimer’, è guidato dal professor Luca Gammaitoni, un rinomato fisico sperimentale dell’Ateneo. La ricerca punta a elaborare enormi volumi di dati raccolti da oltre mille pazienti della sezione di Neurologia dell’Università di Perugia.

Luca Gammaitoni

L’obiettivo è sviluppare un modello innovativo che guidi i medici nell’individuazione dei primi sintomi dell’Alzheimer e nel seguimento dell’evoluzione della malattia.

Il team multidisciplinare include esperti in fisica, neurobiologia, medicina e informatica, evidenziando l’importanza della collaborazione interdisciplinare nella ricerca moderna. Il professor Gammaitoni sottolinea l’evoluzione della ricerca che supera i confini tradizionali delle discipline per affrontare problemi complessi come le malattie neurodegenerative.

Il gruppo di ricerca include anche figure emergenti come Igor Neri del Dipartimento di Fisica e Geologia e Giovanni Bellomo del Dipartimento di Medicina e Chirurgia.

Il progetto è un esempio di come l’intelligenza artificiale stia diventando un strumento fondamentale nel campo biomedico, con applicazioni che vanno dal machine learning alla comprensione delle malattie neurodegenerative.

L’Università di Perugia, già rinomata per la sua eccellenza accademica, con questo progetto si posiziona all’avanguardia nella ricerca sull’intelligenza artificiale applicata alla medicina, dimostrando il suo impegno nel contribuire a importanti scoperte nel settore biomedico.

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