Rivoluzione nella ricerca sul cervello: gli organoidi cerebrali in vitro

Un recente sviluppo nel campo della ricerca sul cervello potrebbe segnare una svolta significativa. Lo studio e’ stato condotto in collaborazione con il Leiden University Medical Center, l’Universita’ di Utrecht, l’Universita’ di Maastricht, l’Universita’ Erasmus di Rotterdam e l’Universita’ Nazionale di Singapore

Un team di neuroscienziati ha fatto passi da gigante nella coltivazione di mini-organi cerebrali tridimensionali (3D) utilizzando tessuto cerebrale fetale umano. Questa innovazione promette di trasformare l’approccio allo studio dello sviluppo cerebrale e delle malattie neurologiche.

La Ricerca pubblicata su ‘Cell’

Pubblicato nella rinomata rivista scientifica ‘Cell’, lo studio illustra come questi organoidi cerebrali possano simulare la complessità del cervello umano. Questo strumento di ricerca unico offre nuove opportunità per esplorare lo sviluppo del cervello e trattare patologie come i tumori cerebrali.

I ricercatori hanno utilizzato una varietà di tecniche per esaminare la biologia dei tessuti sani e delle patologie in laboratorio. La creazione di organoidi tridimensionali rappresenta un metodo all’avanguardia che permette un’analisi dettagliata delle funzioni cerebrali.

L’approccio rivoluzionario adottato dal Centro Princess Ma’xima di oncologia pediatrica e dall’Istituto Hubrecht nei Paesi Bassi si basa sull’uso di tessuto cerebrale fetale umano per creare questi organoidi. Questo metodo differisce dalle tecniche precedenti che si affidavano a cellule staminali embrionali o pluripotenti.

Gli organoidi, delle dimensioni di un chicco di riso, presentano una struttura 3D complessa con diversi tipi di cellule cerebrali. La loro somiglianza con il cervello umano è evidenziata dalla presenza di glia radiale esterna, fondamentale per la ricerca sullo sviluppo cerebrale.

Potenziale nella ricerca sul cancro al cervello

Questi organoidi offrono anche nuove prospettive nella ricerca sul cancro al cervello. Utilizzando la tecnologia CRISPR-Cas9, i ricercatori hanno esplorato come le mutazioni genetiche influenzino la crescita tumorale, aprendo la strada a trattamenti mirati.

La dottoressa Benedetta Artegiani e la dottoressa Delilah Hendriks, che hanno co-diretto la ricerca, sottolineano l’importanza di questi organoidi nella comprensione dello sviluppo cerebrale e delle patologie correlate. Questo studio non solo fornisce una nuova comprensione delle dinamiche del cervello, ma offre anche speranza per nuovi trattamenti contro malattie neurologiche e tumori cerebrali.

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