Al Politecnico di Milano con Eni per il master in Energy Innovation

Un momento d’incontro organizzato per giovani laureati che, tra chiacchiere e dimostrazioni, hanno avuto l’opportunità di conoscere da vicino le possibilità di sbocco del loro curriculum di studi e avere un ‘assaggio’ del percorso di alta formazione del master in Energy Innovation che Eni ha organizzato in partnership con il Politecnico di Milano per il prossimo anno accademico.

L’iniziativa si è tenuta a Milano, all’interno di ‘Smart Town’ in Corso Buenos Aires, il temporary store di Eni Gas e Luce inaugurato in occasione del Fuorisalone di Milano 2018, che resterà aperto fino al prossimo 31 luglio. Un pomeriggio di orientamento all’insegna dell’ambiente, delle nuove tecnologie e delle molte aree tecniche che fanno parte del mondo di Eni, in un clima allegro e di incontro tra giovani, individuati tra studenti under 29 degli atenei milanesi, sulla base del loro percorso di studi, tra ingegneria, fisica, chimica e chimica industriale, e al merito dimostrato nel raggiungimento degli obiettivi: una votazione non inferiore ai 100/110 e una buona conoscenza della lingua inglese. L’idea è quella di offrire ai ragazzi una sorta di ‘trailer’ del programma che andrebbero ad affrontare se decidessero di intraprendere questo percorso: “Vogliamo far conoscere ai giovani a questo master -spiega all’Adnkronos Paolo Pollesel, renewable energy & environmental R&D vice president di Eni- perché siamo convinti che questo tipo di formazione sia una vera novità. A differenza di altri eventi formativi che abbiamo già organizzato e sono già partiti, questo master non è un approfondimento verticale su una disciplina specifica, quanto piuttosto un corso che affronta trasversalmente tutto il mondo dell’energia e del sistema energetico”. 

Del resto, sottolinea Pollesel, “in questo momento il sistema energetico si basa ancora sulle fonti fossili, ma la tendenza è verso un sistema in cui le fonti rinnovabili saranno predominanti, accompagnate da altre fonti alternative. Abbiamo quindi di fronte una grande sfida, che è quella della decarbonizzazione del sistema energetico, cercando di ridurre al massimo le emissioni di Co2”. Il passaggio al nuovo sistema energetico “non sarà brevissimo, ci sarà un periodo di transizione in cui è necessario mettere in atto misure per ridurre le emissioni”. Una di queste è “sicuramente puntare sul gas naturale che, tra le fonti fossili, è quello che comporta le minori emissioni di Co2 rispetto al petrolio e soprattutto al carbone, che è certamente più impattante”. Oltre al fatto che “allo stesso tempo stiamo lavorando per sviluppare tecnologie sempre più avanzate ed efficienti per sfruttare l’energia rinnovabile, nel campo del solare, dei biocombustibili e della chimica verde”. Per fare questo “abbiamo bisogno di giovani, che abbiano forti competenze, ma che soprattutto siano abituati a pensare in termini di creatività e di innovazione”. Ed è proprio “questo lo scopo del master che ha una valenza molto trasversale”. 

 In tutto sono stati 36 i giovani intervenuti a ‘Smart Town’, tra cui una decina di ragazze, che hanno preso parte ad una serie di dimostrazioni pratiche sugli ambiti di applicazione delle varie materie previste dal master e hanno avuto l’opportunità di incontrare i recruiter di Eni che hanno dispensato consigli e suggerimenti per creare un curriculum vitae il più efficace possibile. Hanno anche potuto conoscere alcune delle metologie e delle logiche di selezione direttamente dagli addetti ai lavori. Infine hanno appreso il programma vero e proprio del master, al quale potranno accedere 25 di loro, che prenderà il via dalla fine del prossimo novembre al Politecnico di Milano. Il percorso di alta formazione durerà un anno: “Il master in Energy Innovation -precisa Pollesel- prevede un primo periodo di nove mesi in cui i ragazzi seguiranno delle lezioni in aula”. Dopodiché “gli ultimi tre mesi saranno dedicati a project work/lavoro in azienda” e dunque “affiancati ai nostri esperti, saranno impegnati direttamente nelle attività operative, nei centri di ricerca o nei siti industriali in cui dovranno mettere in campo quello che avranno imparato nei nove mesi di studio”. Tra gli organizzatori c’è molto ottimismo: “Questo master ha molto appeal per i giovani più curiosi, appassionati di scienza e di quello che la scienza può fare per il nostro sistema. Per quei giovani che vogliono fare ricerca applicata con degli obiettivi industriali ben definiti”. Ed è per questo che, conclude Pollesel, “sono certo che potremo attrarre una platea davvero interessante di persone”.

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