Gli Stati membri dell’Esa, dopo le attività preparatorie e un rigoroso processo, hanno formalmente selezionato Harmony come decima missione di Earth Explorer nell’ambito del programma FutureEo.
L’Esa spiega che “l’obiettivo di questo progetto di missione satellitare esclusiva sarà fornire grandi quantità di nuove informazioni su oceani, ghiacci, terremoti e vulcani, che daranno un contributo significativo alla ricerca sul clima e al monitoraggio dei rischi”. Sviluppate nell’ambito del programma FutureEo dell’Esa, le missioni di ricerca Earth Explorer “sono pionieristiche e mostrano in che modo nuove tecniche di osservazione diano impulso a nuove scoperte scientifiche sul nostro pianeta” osserva l’Agenzia. Con il progresso della scienza e della tecnologia, si affrontano questioni che hanno un impatto diretto sul cambiamento climatico e su problematiche sociali come la disponibilità di cibo, acqua, energia, risorse e sanità pubblica. Inoltre, la Terra è un sistema estremamente dinamico in cui il trasporto e gli scambi di energia e materia sono regolati da una moltitudine di processi e meccanismi di feedback.
Districare questi processi complessi per capire meglio come funziona la Terra come sistema è una sfida importante. E grazie ad Harmony, il quadro secondo l’Esa è destinato a diventare molto più chiaro. “Harmony ci consentirà, ad esempio, di quantificare i processi che regolano lo scambio di quantità di moto, calore e umidità tra la superficie dell’oceano e l’aria sovrastante” commenta il Direttore della Ricerca di Harmony, Paco López-Dekker, della Delft University of Technology nei Paesi Bassi. “Questi scambi – spiega- influiscono sui processi della bassa atmosfera, guidano i modelli meteorologici e influenzano il nostro clima”. López-Dekker sottolinea infine che Harmony “servirà, inoltre, per studiare la deformazione e la dinamica dei flussi ai bordi della calotta glaciale in rapido cambiamento per una migliore comprensione dell’innalzamento del livello dei mari. Inoltre, Harmony osserverà il movimento dei ghiacciai di montagna, che sono essenziali per fornire acqua dolce a centinaia di milioni di persone, quindi l’importanza di capire come stanno cambiando non può essere sottovalutata”.