ROMA – Eliminazione clamorosa per Federica Pellegrini nelle batterie dei 400 stile libero agli europei di nuoto di Debrecen.
La campionessa azzurra, il giorno dopo l’oro nei 200, ha chiuso le eliminatorie con il decimo tempo di 4’14«27 e non accede così alla finale in programma nel pomeriggio. Si qualifica invece l’altra azzurra Martina Di Memme, con il secondo tempo di 4’10»44.
«Sono morta, non ho più gambe, non ho nessun tipo di forza. Non riesco a capire». Federica Pellegrini non sa spiegare il clamoroso flop nei 400 stile libero agli Europei di Debrecen. L’azzurra ha fallito la qualificazione alla finale, nuotando con un modesto 4’14«27 in batteria. »Non so cosa dire, è quasi una situazione illogica. Non vorrei che ci fosse qualcosa per quanto riguarda la salute, non mi sono mai sentita così. Stamattina avvertivo un pò di stanchezza, legata alla gara di ieri (i 200 stile libero, ndr). Non so neanche io cosa sia successo, il tempo di 4’14« lo faccio in allenamento quasi…», dice ai microfoni di Rai Sport. L’olimpionica esclude che il passo falso sia legato ad una crisi d’ansia. «Non posso certo dire che mi sono agitata per una gara di 400 agli Europei, non si può certo parlare di ansia», dice. «Farò tutti gli esami del caso, magari è solo stanchezza. Ma non ho mai sentito una stanchezza così forte», ribadisce. «Ieri ha vinto i 200 in 1’56», che non è un tempo incredibile ma che può avere una logica. Federica sembrava in crescita, a giudicare dalle prestazioni di venerdì. La prova di stamattina non si può commentare in relazione all’allenamento«, dice il tecnico Claudio Rossetto, alle prese con una sorta di rebus. »Problemi di salute? Mi sembra improbabile, visti i tempi ottenuti due giorni fa. Siamo venuti qui agli Europei per cercare gli stimoli che un’atleta come Federica può avere solo in manifestazioni internazionali. Ripeto, diventa difficile trovare qualsiasi spiegazione alla prestazione di oggi«, ribadisce.