Calcio. Le polemiche non mancano. La Juve fa arrabbiare la Sardegna

ROMA – L’ultima dell’anno si gioca   dopo la seconda  frazione settimanale di Coppa Italia e, soprattutto,  dopo  il sorteggio delle coppe europee che tanto ha tenuto in ansia le  tifoserie  delle squadre interessate.  

Per la  Champions,  come sempre avviene in questi casi,  si è parlato di fortuna per la Juve alla quale è toccato il Celtic, che, per quanto in testa al campionato scozzese,   non può essere ancora o annoverato  fra i  big del continente nonostante abbia battuto il Barcellona nel proprio girone,  e di sfortuna  per il  Milan al quale  peggio  non poteva capitare, visto che, ancora una volta, si  è ritrovata davanti  la squadra più forte al mondo, quel Barcellona che, nelle ultime 16 partite in campionato  ne ha vinte ben  15.    

Se, però, facciamo una disamina più approfondita che va oltre la casualità della dea bendata, bisogna, freddamente dire che la Juve, nelle eliminatorie, aveva fatto di tutto per arrivare in testa al proprio girone acquisendo, così,  la possibilità di affrontare una seconda; al contrario, il Milan ha stentato non poco pur avendo quali avversarie squadre non certo d’eccellenza, finendo col rimediare un secondo posto dietro alla sorpresa  Malaga.  Quindi, per la Juve il Celtic equivale ad un  giusto, meritato, premio, avendo puntando in alto da subito, nonostante il suo maggior avversario fosse il Chelsea, detentore della Champions;  il Milan, non essendo riuscito ad imporsi prima, deve sospirare dopo, accontentandosi di un tutto esaurito anche televisivo, contando in un autentico miracolo.   Consoliamoci pensando che comunque avremo la fortuna di ammirare la compagine di Messi e company e vedremo fino a che punto un giovane Milan riuscirà a contrastarla adeguatamente.

Per El Shaarawy  potrebbe essere la vera consacrazione europea, se con i propri  gol dovesse fare  la differenza.    Per la Juve, a meno di clamorose sorprese non ci dovrebbero essere problemi per il passaggio degli ottavi e anche questo scontro, se le classifiche dei propri campionati non muteranno,  sarà comunque di vertice.
Anche in Europa League per le tre italiane rimaste in gara non possiamo lamentarci: per l’Inter i rumeni del  Cluj,  per il Napoli il cechi del Viktoria Plzen e per la Lazio i tedeschi del “secondo”  Borussia non quello fortissimo   di Dortmund, ma  quello meno forte  di quella cittadina tanto difficile da scrivere quanto pronunciare  (Moenchengladbach).  Senza minimizzare gli impegni, se la carta ha una sua valenza, i pronostici dovrebbero essere rispettati.
Si è chiuso, infine, il faticoso ciclo di qualificazione di Coppa Italia (clamorosa l’uscita del Napoli, superato in casa da un Bologna lunare)  un torneo molto bistrattato da tutti ma che, poi, tutti vorrebbero vincere, in particolare gli scontenti del campionato, quale premio di consolazione.  Fra i quarti di finale, a gara unica, spicca uno scontro diretto fra Juve e Milan il 9 gennaio.

Ma, ormai siamo già in tema campionato ed oggi si disputeranno, tanto per non cambiare,  due anticipi, Pescara-Catania al pomeriggio (il Pescara può e deve solo vincere, non ha scelta diversa) e  Cagliari-Juventus serale, incontro, questo, che tante polemiche ha suscitato sempre quale diretta conseguenza del mancato utilizzo (ancora !)  del nuovo stadio cagliaritano Is Arenas . A quanto pare, l’autorizzazione è giunta in extremis ma necessitava del benestare juventino che non c’è stato e, così, si disputerà sul neutro di Parma, suscitando una pesante reazione del presidente isolano Cellino che addirittura ha invocato “una giustizia da Dio del calcio”.   
                      
Nella fattispecie, era pienamente nel diritto della Juve decidere di non giocare in casa dell’avversario di turno (e, per certi versi,  vai a darle torto….) però, per una squadra che sta stracciando il campionato da dominatrice assoluta, in un clima avvelenato da tante polemiche, forse un gesto di classe, di stile, di signorilità non avrebbe guastato anche nei riguardi dei tifosi cagliaritani che tanto stanno soffrendo per questo benedetto nuovo stadio.  Invece la vecchia signora (in questo caso anche “avara”), oltre a dire di no alla Lega, e questo, lo ripetiamo, era nel suo pieno diritto,  non ha fornito spiegazioni pubbliche  di sorta anche perché pare che non ce ne fossero se non quelle che a Parma giocherà in casa o quasi, a meno che qualcuno non volesse effettuare la transvolata in Sardegna per mal d’aereo o mal di mare….  Sarebbe stato e sarebbe  interessante conoscere il parere del giovane presidente Agnelli che, in ben altre circostanze, non si era mai  trattenuto dal dire la sua….

Prima di correre a casa a festeggiare le feste natalizie (capodanno compreso), gli infreddoliti tifosi avranno modo di gustarsi un Roma-Milan, sabato sera, che, checchè ne dica Zeman,  è un incontro nel quale i tre punti fanno comodo ad entrambe perché ha tutta l’aria di uno spareggio nelle immediate retrovie della zona buona dell’alta classifica. Chi perde deve ricominciare daccapo ad inseguire;  inoltre, il Milan vuole allungare la serie di vittorie consecutive (sono 4) e la Roma vuole rifarsi dalla caduta di Verona. Ma il successo più che un volere, in questo caso, è  un dovere: le previsioni parlano di uno scontro spettacolare, con parecchi gol e bel gioco.  Degli altri incontri,  l’Inter  e Lazio contro le genovesi:  la prima dovrebbe avere vita facile in casa col Genoa  mentre meno agevole si presenta la trasferta della Lazio contro la Samp con Delio Rossi alla prima panchina  blucerchiata proprio contro la sua ex squadra.  La Fiorentina avrà vita dura a Palermo  come pure il Napoli che, dopo la duplice delusione avuta dal Bologna ( in tre giorni due sconfitte al S. Paolo, in campionato e coppa Italia) a Siena è chiamato comunque a dimostrare d’aver assorbito i guai conseguenti al calcio scommesse per la squalifica di Cannavaro e Grava.    Se per il Napoli è crisi  lo sapremo domenica a sera.
Gli altri incontri rientrano nella ordinaria amministrazione.

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