Nazionale, vittoria di routine ma sotto il segno del Supermario

Campionato, ripartenza alla grande: c’è’ Inter-Juventus 

 

ROMA – Ordinaria amministrazione per la nostra Nazionale che, secondo le previsioni, ha vinto a Malta, ma senza strafare, senza la caterva di gol che qualcuno aveva ipotizzato, col più classico dei risultati che, grazie alla doppietta di Mario Balotelli, lascia ben sperare per il futuro prossimo venturo, visto che l’attaccante milanista è entrato, ormai,  nel novero dei migliori attaccanti mondiali, tutti ne parlano e tutti ce lo invidiano.  Il colpo “elettorale” di gennaio di Silvio Berlusconi, oltre che, politicamente, per il suo presidente, sta pienamente rispondendo alle attese (forse anche troppo…) , soprattutto calcisticamente,  a beneficio del Milan che, con lui in campo, prosegue nella spettacolare risalita di classifica con numeri da record, migliorati di domenica in domenica.
L’Italia vista a La Valletta, di colori biancorossoneri, ha entusiasmato proprio per e grazie a quello che sta diventando il suo profeta e, di conseguenza, con un valore aggiunto del genere,   è lecito sperare in campo europeo e mondiale.

Sabato si riprende col botto.
Neppure il tempo di fare qualche commento in più alla vittoria della Nazionale targata Balotelli, ed ecco che il campionato incombe anzi, irrompe con una “classica” sempre ricca di fascino che, nello specifico è uno scontro che potrebbe lasciare le sue influenze sulla classifica per le rimanenti giornate.  Infatti, se la Juve dovesse, quanto meno,  uscire indenne da S. Siro avrebbe superato uno scoglio notevole; al contrario se l’Inter dovesse fare l’exploit, con concomitanti successi del Napoli e del Milan, tutto  tornerebbe in gioco.
Si entra nel periodo cruciale di fine stagione e non va dimenticato che la capolista sarà impegnata su due fronti, e, in Champions,  i due scontri col mostruoso  Bayern potrebbero lasciare qualche  segno anche in campionato.  Ecco perché la Juve, nel volgere di qualche settimana,  ha l’opportunità  per e confermarsi a livello europeo fra le grandi di oggi,  ma con l’obbligo di difendere le posizioni anche in campo nazionale dove, finora, ha dominato incontrastatamente, visto che il Napoli non ha mai lanciato acuti e, quando poteva e dove farlo,  ha sempre manifestato  i suoi limiti.

Napoli, se ci sei, approfitta
La squadra partenopea è chiamata ad un incontro alquanto difficile, contro un Torino, che di recente ha messo sotto la Lazio, tarpandone le ali nel volo verso il terzo posto. Gli uomini di Mazzarri, con un ritrovato Cavani, non hanno scelta, né scuse, né motivazioni di alcun genere: devono vincere e basta, aspettando buone notizie da S. Siro  se vogliono coltivare ancora qualche speranzella…. un risultato differente dalla vittoria significherebbe aver perso l’ennesimo, ultimo (sperando nell’Inter) autobus nella rincorsa finale. Senza dimenticarsi che il Napoli deve guardarsi anche dietro, dove, a due soli punti, c’è un Milan straordinario…

Milan, una freccia…rossa e nera !
Il Milan ora punta direttamente il Napoli e, dando per scontati  i tre punti con il Chievo,  spera proprio in un passo falso dei partenopei a Torino. Quanto siano concentrati i rossoneri per continuare questa risalita lo dimostra il fatto che l’osannato Balotelli, a precisa domanda, sulle sue future aspirazioni, ha risposto seriamente con un “battere il Chievo !”.  In casa milanista si attende il ritorno al gol di El Shaarawy, un po’ appannato dal fulgore del Supermario, ma i due, a più riprese, hanno sbandierato la loro amicizia e il loro coinvolgimento nell’aiutarsi reciprocamente, smentendo qualsiasi problema di concorrenza. Dopo il turbolento avvio di campionato, in casa rossonera,  si respira un’aria di serena convinzione nelle proprie forze; a ottobre scorso, a ridosso della zona retrocessione, chi avrebbe scommesso un centesimo che a Pasqua ci si sarebbe ritrovati in zona
Champions e con cinque nazionali di cui uno stratosferico ?                                                              
La Pasqua di resurrezione del Milan fa coppia con quella del suo presidente Berlusconi che, dato elettoralmente all’ultimo respiro, è riuscito a sovvertire le più fosche previsioni…..

Firenze sogna !
La Fiorentina, quarto incomodo, domenica va a Cagliari, dopo un tris di vittorie consecutive, e, a sua volta, si aspetta un passo falso delle squadre che la precedono.  L’undici di Montella ha ritrovato lo smalto, gioca bene, vince e convince: ha tutti i titoli per competere con Milan e Napoli per la Champions, sarà una bella lotta destinata a risolversi sul filo di lana finale e, di conseguenza, ogni punto è prezioso.

Roma a Palermo, prova del nove
Se la Roma vuole continuare a sperare nell’Europa, a Palermo, contro un’avversaria destinata ormai a retrocedere, non può che acciuffare i tre punti. Sotto la sapiente regia di un Totti, eternamente giovane,  la squadra, ma anche la società,  attendono di conoscere i loro destini futuri, dopo la scontata debacle delle trattative con il fantomatico sceicco perugino.  Forse solo una proficua continuazione della serie favorevole dell’era Andreazzoli e la conquista di un posto al sole europeo potrebbero influire sul futuro assetto societario. A  Roma c’è fame di successi per generare un rinnovato entusiasmo e Palermo è l’occasione per tirarsi ancora un po’ su, approfittando degli scontri delle dirette concorrenti  Inter e Lazio.

Lazio-Catania, scontro diretto
Molto delicata questa partita per la Lazio che necessita dei tre punti, provenendo da tre sconfitte consecutive, che l’hanno fatta precipitare al limite della zona prediletta da tutti.  Il Catania, distanziato, peraltro, da due soli punti sarà un osso duro e sicuramente giocherà alla morte per vincere e scavalcare l’avversario.  L’undici di Petkovic, attende il rientro di Klose, la cui assenza, guarda caso, ha coinciso col periodo nero, e questa potrebbe essere l’occasione favorevole per risollevarsi.  

In  centroclassifica
Abbastanza tranquilli due incontri (Atalanta -Sampdoria e Udinese-Bologna)  fra squadre numericamente alquanto lontane dai bassifondi e senza particolari assilli, anche se più si incamerano punti preziosi e prima si raggiunge la matematica certezza di rimanere in serie A.

 
Giù in fondo…mors tua vita mea !
Qui la speranza è sempre l’ultima a morire, però per Palermo e Pescara, la situazione appare molto problematica rispetto al Genoa che, ospitando il  Siena, sua immediata concorrente distanziata di un solo punto,  avrà la grande possibilità, vincendo,  di disfarsene.  E questo è veramente uno scontro alla morte, perché anche  lo stesso Siena avrebbe l’opportunità  di risollevarsi,  scavalcando l’avversario più diretto.
La squadra che vincerà inguaierà l’altra non solo in classifica ma anche sotto l’aspetto psicologico, ecco perché questo incontro-scontro può essere considerato importante quanto Inter-Juve.  

Nessun spezzatino pasquale !
Finalmente tutte le partite si giocano  nella stessa giornata con una sola in orario differente dalle altre; sabato sera, autentico miracolo, potremo avere una classifica sicura e definitiva, non subordinata ad anticipi o posticipi ma determinata solo da quanto espresso in campo  lo stesso giorno. Tutto questo, per uno solo motivo: perché anche i calciatori hanno il diritto/dovere di trascorrere Pasqua al di fuori dall’ambiente calcistico.                                                                              
Pertanto, auguriamo buona Pasqua anche a loro !

 

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