Calcio. Il campionato si divide in due. Bene le grandi, male le piccole

ROMA – È ancora presto per esprimere giudizi ma, dopo due giornate di campionato, la sensazione è che quest’anno la nostra serie A sembra un po’ troppo spezzata in due.

Mentre negli scorsi campionati le cosiddette “piccole” partivano alla massima velocità proprio per trovare impreparate le squadre più blasonate che invece preparavano una condizione fisica più a lungo termine, visto anche l’impegno nelle coppe, questa volta le cose non sembrano andare in questa direzione.

La parte bassa della classifica, rappresentata da Sampdoria, Chievo, Parma, Bologna (1 punto), Catania, Genoa e Sassuolo (0 punti), è un esempio di ciò che è accaduto in queste due giornate. Troppo poco.

L’exploit del Verona si è subito spento contro un’ottima Roma. I veneti si sono dovuti arrendere alla nuova creatura di Rudi Garcia che è apparsa squadra compatta e concreta. Ottimo l’innesto di Ljajic che ha dato ancora più qualità al reparto offensivo giallorosso.

Crolla, invece, la Lazio, travolta 4-1 dai campioni in carica della Juventus. Un ridimensionamento, quello biancoceleste, che apre a scenari diversi di quelli immaginati fino a due domeniche fa.

Il Milan ritrova i tre punti, i primi di questo campionato dopo lo scivolone di Verona. Un 3-1 che però lascia ancora diversi dubbi, come la politica di calciomercato che vede andar via Boateng e che vede ritornare al capezzale un certo Kakà. Più avanti scopriremo se è stata una saggia strategia di marketing.

Il Napoli firmato Benitez continua a regalare emozioni ad un pubblico del san Paolo intimorito dopo la cessione di Cavani. Al momento, Marek Hamsik, con i suoi 4 gol in 2 partite, sta fugando ogni sospetto eventuale sul reparto offensivo azzurro.

Mazzarri sta cacciando le antiche ombre sulla squadra nerazzurra e, dopo due partite, si ritrova con 5 gol all’attivo e zero al passivo, con le ali che continuano a fare gol (vedi Nagatomo) e assist vincenti (vedi un rinato e rigenerato Jonathan). Difesa più solida e gioco che pian piano inizia a vedersi.

Insomma, le grandi, compreso una travolgente Fiorentina (5-2 sul Genoa), insieme a Juve, Inter, Napoli e Roma sono a punteggio pieno, evidenziando un gap con le più piccole che da tempo non si vedeva così netto.

È ancora troppo presto ma è un segnale. Vedremo dopo la sosta dovuta alle gare della Nazionale, se l’andamento subirà cambiamenti o se continuerà su questo standard. Se si dovesse verificare questa seconda ipotesi, assisteremo ad un campionato d’èlite, forse un po’ noioso e scontato. 

 

 

 

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