Vela. Louis Vuitton Cup. Prima vera sfida in acqua, ma Luna Rossa non splende

San Francisco (USA) –  Emirates Team New Zealand batte Luna Rossa Challenge nel primo vero match race valido per la Louis Vuitton Cup.

Prima sconfitta per il team Prada di Patrizio Bertelli. Dopo il primo punto conquistato nella regata in solitaria contro l’assente Artemis (fermo ancora ai box per riparare la barca), dopo la vittoria nel braccio di ferro con il Regatta Director (la Giuria ha dato ragione a Luna Rossa sulla storia dei timoni irregolari, leggi articolo precedente) l’imbarcazione italiana ha subìto una pesante sconfitta nella prima vera sfida a due. Nella Baia di San Francisco, i kiwi neozelandesi hanno dominato la regata infliggendo a Luna Rossa un ritardo di 5’23”, quindi DNF per il team italiano, ossia tempo fuori dai 5′, limite massimo di qualificazione (articolo 35.1 del Regolamento di Regata ISAF riservato all’America’s Cup).

Tutto, si può dire, si è risolto nel pre-start, dove Dean Barker, timoniere di New Zealand, ha dato una lezione al suo collega Chris Draper conquistando sulla linea di partenza il miglior lato con quasi 42 nodi di velocità (circa 17 quelli del vento) e un vantaggio con mure a dritta. Di lì è stato un crescendo fino all’arrivo con quel distacco abissale, complice anche una penalità inflitta all’equipaggio capitanato da Max Sirena.

I kiwi hanno completato il percorso lungo 15,47 miglia in 43 minuti e 52 secondi, facendo registrare una velocità di punta di 42,33 nodi, mentre Luna Rossa non è andata oltre i 39,95 nodi.

E mentre Dean Barker dice che “si può solo migliorare”, Chris Draper afferma che è andata secondo le aspettative. “Siamo andati come pensavamo sarebbe andata, forse un po’ peggio – ha spiegato il timoniere di Luna Rossa – Abbiamo perso molto nelle fasi di manovra e un po’ durante la bolina. Ma siamo tranquilli, perché sappiamo su cosa lavorare per risolvere i problemi”

Per Max Sirena, skipper di Luna Rossa Challenge 2013, è stato importante disputare questa prima regata perché si voleva capire qual è il differenziale che separa la barca italiana da quella neozelandese. Secondo lo skipper italiano, la maggiore differenza c’è stata nella conduzione dell’AC72, un aspetto sicuramente migliorabile. Peggiore sarebbe stato se il distacco fosse stato causa esclusivamente della differente struttura tecnologica della barca.

Nulla è perso. La prossima sfida vera (questa sera, alle 20 ora italiana, Team New Zealnd regaterà ancora da sola, nel Round Robin2, in assenza di Artemis Racing), è prevista per domenica prossima, per la prima rivincita tra i due Team, con la speranza che Luna Rossa possa ridurre questo gap.

 

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