Festival di Roma. BNL: “Cinema, Lavoro e Responsabilità”

ROMA (nostro inviato) – BNL Gruppo BNP Paribas, nell’ambito del festival internazionale del film di Roma, di cui è main partner dal 2006, ha organizzato un convegno sul tema: “Cinema, Lavoro e Responsabilità – Quali opportunità per il futuro”. Coordinati da Laura Delli Colli, presidente del Sindacato dei Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI), sono intervenuti Fabio Gallia, amministratore delegato BNL; Nicola Maccanico, direttore generale di Warner Bros Italia; Luigi Abete, Presidente BNL; la regista Maria Sole Tognazzi; gli attori Cristiana Capotondi e Pierfrancesco Favino.

Fabio Gallia ha affermato che BNL e il cinema italiano vantano 80 anni di vita insieme. Sostenere il cinema per Gallia rappresenta. “un modo concreto di incoraggiare la produzione e la diffusione di un valore fondamentale, la cultura, e di investire, anche attraverso lo strumento del tax credit sul nostro patrimonio più prezioso: i giovani”. 

Con questo obiettivo, nei mesi scorsi, è stato lanciato dalla banca il concorso online  #100sec rivolto a coloro che faranno cinema domani.  Lo spunto dal quale l’idea nasce è stato lo spot pubblicitario di Emanuele Crialese che in 100 secondi celebrava il centenario di BNL. La sfida ha raccolto una partecipazione eccezionale: in una settimana più di sessanta cortometraggi di sicura professionalità. I video sono stati pubblicati su WeLove Cinema, il social di BNL rivolto agli appassionati, che conta ben 55.000 fan. I riconoscimenti ai vincitori, saranno consegnati il 16 novembre al Festival internazionale del film di Roma. Riccardo Scamarcio e Paolo Alberto De Angelis, vicedirettore generale BNL,  attribuiranno il “Premio Centenario BNL:#100sec per il futuro” al migliore. 

Main sponsor del festival di Roma, BNL sostiene anche la sezione parallela Alice nella città, sostiene i David di Donatello e da ben sei anni è main sponsor de “I nastri d’argento”, il più antico riconoscimento del cinema italiano promosso dal SNGCI della pasionaria Laura Delli Colli. BNL ha erogato nel 2013 ben 270 milioni di euro. Dal 2010 sono 31 le opere cinematofiche realizzate con il sostegno finanziario della banca, di cui quattro presenti quest’anno al festival del film di Roma.

Nicola Maccanico della Warner Bros Italia ha sottolineato come sia un imperativo raggiungere il pubblico con la storia giusta,   per Maccanico  cinema e lavoro vanno a braccetto. Ha aggiunto che spesso si sottovaluta la possibilità dell’industria cinematografica di generare posti di lavoro. Secondo Maccanico quello che va evitato è “la  contrapposizione tra investimenti pubblici (a volte intesi come ‘sprechi’) e mercato”. Le due cose, per il direttore della Warner Bros, vanno insieme. 

Pierfrancesco Favino si è inserito nel discorso suscitando gli applausi del pubblico: “Basta definire gli artisti mangiapane a tradimento, il nostro é un lavoro da rispettare come qualsiasi altro”, ma ha precisato che chi vuole raggiungere il cuore del pubblico osservando i suoi problemi “dall’alto di terrazze dove si gusta sushi”, difficilmente potrà capirlo e scrivere le storie giuste. “Oggi ci sono più piattaforme per esprimersi – ha comunque sottolineato fiducioso – più opportunità di creare sinergie ed é importante aprirsi a nuove realtà d’investimento”. 

La regista Maria Sole Tognazzi ha raccontato  di essere andata di persona a chiedere finanziamenti per il suo film “Io viaggio sola”, chiarendo come il mestiere di regista sia cambiato e, al contrario di una volta, egli debba anche occuparsi molto dell’aspetto economico.

Invitato da Laura Delli Colli ha tirare le somme, Luigi Abete, Presidente di BNL, ha  sintetizzato: “Un passo avanti rendendo permanente il tax credit, è stato fatto. Ora andranno aumentate le soglie di applicabilità. Occorre fare buoni film per portare gli spettatori al cinema, il livello qualitativo di un film e quello in termine d’incassi non devono distanziarsi” .

Ed ha ragione, in fondo, perché molti film passati alla storia della cinematografia, non sono sopratutto intellettuali o estetizzanti, ma spesso contengono un equilibrio fra le due cose. Quell’equilibrio che è difficile a farsi.

 

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