Van Gogh al Vittoriano: Roma riscopre l’artista olandese

ROMA – Dopo 22 anni dal 8 ottobre 2010 fino al 6 febbraio 2011 la mostra curata da Cornelia Homburg sarà protagonista delle esposizioni autunnali e invernali della Capitale Vincent Van Gogh (Zundert, 30 marzo 1853 – Auvers-sur-Oise, 29 luglio 1890), un artista legato tragicamente alla follia e alla genialità.

Un artista unico che, al pari di Leonardo Da Vinci, Michelangelo, Raffaello, Caravaggio, Rembrandt, ha segnato il suo tempo, interpretando in modo originale e irripetibile quei fermenti espressivi che sarebbero venuti alla luce alla. fine del secolo  e avrebbero consegnato alla modernità un nuovo modo di concepire l’Arte, slegata dalla tradizione accademica e avviata verso una nuova visione estetica. Dopo di lui nulla sarebbe stato come prima.

E nessun artista avrebbe potuto fare a meno di guardare alla sua lezione.  La mostra  “Vincent Van Gogh. Campagna senza tempo – Città moderna”, prodotta da Comunicare Organizzando e curata da Cornelia Homburg, una delle maggiori studiose di Van Gogh, in collaborazione con un Comitato Scientifico Internazionale e il supporto di istituzioni quali il Van Gogh Museum, il Rijksmuseum, il Guggenheim, l’Hammer Museum, la National Gallery del Canada, la Tate National e il Louvre che hanno prestato le opere del pittore olandese per allestimento dell’esposizione, permetterà ai visitatori, dopo ben 22 anni di assenza dalla Capitale, di poter ritrovare le cromie e i tratti inconfondibili dei suoi capolavori (una settantina di opere), seguendo una chiave di lettura diversa che analizza per la prima volta due differenti aspetti della sua produzione pittorica: da una parte il suo amore per la campagna, come realtà archetipa e  immutabile, dall’altra  il suo legame con la città, Parigi, centro della vita moderna e del suo rapido inesorabile cambiamenti.

Per poter meglio comprendere il tessuto storico e creativo entro il quale si muoveva Van Gogh sono state affiancate ai suoi dipinti circa trenta opere dei contemporanei Gauguin, Cezanne, Pissarro, Millet. Inoltre sono state messe in esposizione alcune sue lettere e libri che hanno influenzato il suo modo di pensare e di agire, svelando la complessa personalità del maestro olandese e suggerendo ipotesi di riflessione sulla sua interpretazione della vita contadina dove, sebbene sia arrivata la rivoluzione industriale, mantiene intatto il contatto incontaminato con la Natura e con i suoi valori assoluti al contrario della decadenza dei sobborghi cittadini. La mostra annovera, tra i capolavori in esposizione, “I piantatori di patate” (dal Von der Heydt-Museum di Wuppertal), disegni quale “Le contadine chine al lavoro” (Kröller-Muller Stifting), “Il viadotto” (Guggenheim Museum), gli “Orti a Montmartre” (Van Gogh Museum), “Le teste di contadini”, gli “Autoritratti” (Van Gogh Museum). Mancano, per volontà degli stessi curatori, le opere più importanti e conosciute quali i Girasoli e le nature morte e questo forse è, assieme ad una eccessiva sobrietà dell’allestimento, l’unico vero neo di un evento per il resto importante e comunque da non perdere.

ORARI

Dal Lunedì al Giovedì: 9.30-19.30
Venerdì e Sabato: 9.30-23.30
Domenica: 9.30-20.30 
La biglietteria chiude un’ora prima e dopo quell’ora non sarà possibile accedere.

PREZZI
Intero: € 12.00 + € 2.00 diritti di prevendita
Ridotto: € 8.50 + € 1.00 diritti di prevendita. Persone soggette a riduzione: under 18, over 65, studenti con tessera o tassa universitaria, militari, giornalisti, CRAL convenzionati
Gratuito per i bambini sotto i 7 anni e per le persone con handicap superiore al 70% muniti di tessera sanitaria

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