Arena Globe Theatre, in scena l’Otello, tra commozione e denuncia sociale

ROMA – Un epitaffio funebre accoglie lo spettatore prima che si apra il sipario sull’”Otello” in scena all’Arena Globe Theatre: una serie di nomi pronunciati, senza sosta, da una voce fuori campo e che sono i nomi di tutte le donne vittime di femminicidio in Italia.

Settantacinque, solo in quest’ultimo anno. Si tratta, infatti, di una rinnovata versione dell’Otello di Shakespeare per la regia di Marco Carniti che ne conserva il pathos e la drammaticità, ma che racchiude in sé un inno alla vita e al rispetto della donna. «Uno spettacolo che rappresenta un omaggio alle donne – dichiara il regista – una voce che si oppone al femminicidio e che ci mette in guardia sul fatto che siamo tutti: “potenziali Otello”».

Una pièce che si arricchisce di nuovi particolari: come il prezioso fazzoletto ricamato, oggetto divenuto simbolo della gelosia di Otello e dell’avidità di Iago, assurto a simulacro della fugacità dei sentimenti. Quasi due ore e mezza di spettacolo che catturano lo sguardo dello spettatore, grazie alla suggestione visiva delle scene, alla commozione suscitata dalla performance recitativa degli attori e alle melodie dell’epoca intonate alla perfezione da Dario Guidi.

Il quale accoglie il pubblico intonando una malinconica melodia medievale inglese, mentre gli attori danzano con una maglia nera con scritto: “io sono Otello”, per ribadire l’assunto che: «tutti abbiamo del nero, una componente di male dentro di noi, da comprendere e da tenere a freno». 

Iperbolica è la commozione nella scena dell’uccisione di Desdemona, accentuata dalla pregevole interpretazione di Maria Chiara Centorami e da quella di Maurizio Donadoni nei panni di Otello, di cui è immensa la presenza scenica. Un gesto forte, carico di un’inaudita violenza ma impossibile, da omettere, come sottolinea anche il regista, che afferma: «Per certi versi, avrei voluto salvare Desdemona, ma sarebbe stato come castrare l’opera di Shakespeare e annientarne il patos».

Un’opera, dunque, fedele all’originale, ma con un linguaggio attualizzato, per rendere lo spettatore maggiormente partecipe del processo catartico, insito in questa commedia quanto mai attuale. Degne di nota, anche le scelte attoriali del regista, con un ottimo Paolo Sassanelli nei panni di Iago e una brava Loredana Piedimonte nel ruolo di Emilia: cambiamenti necessari, «per rinnovarsi e andare incontro ai gusti del pubblico, con meno tecnicismi». 

All’Arena Globe Theatre, dal 31 agosto al 17 settembre ( da mercoledì a venerdì, ore 21.00; ore 18.30 dal venerdì alla domenica)

“Otello”

di William Shakespeare

Arena Globe Theatre

per la regia ed adattamento di Marco Carniti

Cast

Desdemona:
Maria Chiara Centorami

Bianca:
Antonella Civale

Othello:
Maurizio Donadoni

Graziano:
Dario Guidi

Iago:
Paolo Sassanelli

Ludovico:
Sebastian Gimelli Morosini

Montano 1° Senatore:
Matteo Milani

Cassio:
Massimo Nicolini

Roderigo:
Gigi Palla

Emilia:
Loredana Piedimonte

Musiche:
David Barittoni – Giacomo De Caterini

Costumi:
Maria Filippi

Direzione tecnica:
Stefano Cianfichi

Disegno luci:
Umile Vainieri

Disegno audio:
Daniele Patriarca

Aiuto regia:
Lonano Francesco

Scene:
Fabiana Di Marco

Coach vocale:
Francesca Della Monica

Cantante Solista:
Dario Guidi

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